Libero e Virgilio, “in corso un progressivo ritorno alla normalità”. AACC chiedono un indennizzo per gli utenti
Secondo quanto comunicato da Italiaonline, è stato avviato il processo di rimessa online di Libero Mail e Virgilio Mail. Nelle prossime ore tutte le caselle torneranno attive. Intanto le Associazioni dei Consumatori chiedono un risarcimento per gli utenti danneggiati; MDC chiede anche l’intervento del Garante Privacy
Libero Mail e Virgilio Mail dovrebbero tornare progressivamente alla normalità, secondo quanto comunicato da Italiaonline sulla sua pagina Facebook e in una nota pubblicata anche da Libero.
“È stato infatti avviato il processo di rimessa online della Libero Mail e della Virgilio Mail, che coinvolge solo una prima parte della customer base. Nelle prossime ore, progressivamente, tutte le caselle torneranno pienamente attive – si legge nella nota. – I tempi sono stati lunghi, lo abbiamo detto, ma l’obiettivo primario è stato quello di tutelare l’integrità dei dati dei nostri utenti”.
Tanta la rabbia degli utenti, da giorni impossibilitati ad accedere a servizi quali la notifica dell’utilizzo dei mezzi di pagamento elettronici, l’attivazione dello SPID, l’accesso a corsi online, a causa della mancanza di ricevimento di link o credenziali, a servizi online per i quali fosse necessario il ripristino delle password attraverso mail, o ancora il ricevimento di ricette od impegnative mediche o documentazione urgente, come denunciato ieri anche da Federconsumatori, che ha chiesto di riconoscere agli utenti un “congruo ristoro/risarcimento per i danni patiti”.
Libero e Virgilio, MDC: il Garante Privacy verifichi l’integrità dei dati degli utenti
Per il Movimento Difesa del Cittadino, “la gestione di milioni di caselle di posta elettronica è un’attività ad alto rischio, per cui sono necessarie idonee iniziative tecniche e cautele da parte del gestore e per questo non convince quanto dichiarato quest’oggi da Italiaonline”. La principale perplessità di MDC è “il perché l’introduzione della “innovativa tecnologia di storage” non sia stata testata prima di implementarla su milioni di email, in modo da fare emergere prima il presunto bug del sistema operativo che ha mandato in tilt tutte le caselle di posta elettronica”.
“Siamo seriamente preoccupati innanzitutto per i dati personali dei consumatori – dichiara il Presidente di MDC Antonio Longo – e non ci convincono le rassicurazioni di Italiaonline, visto che per data breach si intende ogni violazione della sicurezza, che comporta accidentalmente o in modo illecito la distruzione, la perdita, la modifica, la divulgazione non autorizzata o l’accesso ai dati personali trasmessi, conservati o comunque trattati. Ci auguriamo pertanto che l’azienda informi subito il Garante Privacy della situazione di prolungata indisponibilità dei dati da parte dei milioni di clienti custoditi nei server dell’azienda e che speriamo intervenga immediatamente a tutela della loro privacy”.
Trattandosi di una interruzione prolungata del disservizio di posta elettronica, MDC chiede anche un rapido intervento da parte dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, e annuncia l’avvio dello studio di una class action risarcitoria, chiedendo l’immediata convocazione delle associazioni dei consumatori da parte dell’azienda per fare il punto sulla interruzione del servizio e indennizzare i clienti.
Il consiglio di MDC per tutti i consumatori danneggiati, al momento, è quello di inviare subito un reclamo postale con raccomandata a.r. : Italiaonline S.p.A., società con sede legale in Assago (MI) Via del Bosco Rinnovato, 8, 20090 Milanofiori Nord, Palazzo U4 o a mezzo pec: italiaonline@pec-italiaonline.it.
Quali sono le cause del disservizio?
Un bug del sistema operativo sarebbe stata la causa del disservizio, secondo la spiegazione fornita da Italiaonline.
“Nelle scorse settimane al fine di offrire un servizio sempre migliore e sempre più aggiornato, abbiamo introdotto un’innovativa tecnologia di storage a supporto delle nostre caselle mail, fornita da un vendor esterno, un produttore di tecnologie di storage utilizzato da alcune delle più grandi società al mondo – ha affermato l’azienda -. Purtroppo, un bug del sistema operativo ne ha compromesso il corretto funzionamento e, di conseguenza, quello delle caselle di posta presenti su di esso. Il vendor sta lavorando incessantemente per la risoluzione del problema, creando un fix per la soluzione della problematica, con il supporto di tutti i nostri team interni. Trattandosi però di un bug a livello di sistema operativo, la soluzione sta richiedendo i tempi tecnici di sviluppo, con l’obiettivo primario di tutelare l’integrità dei dati“.
Anche l’Associazione Europea Consumatori, che ha depositato un esposto all’Antitrust, ha chiesto il risarcimento e un rimborso per gli utenti che vittime dei disguidi. “Non solo per gli utenti business ma anche per gli utenti free. I consumatori – afferma l’associazione in una nota – “pagano” i servizi con l’accesso ai propri dati personali. Questo valore è una valore assolutamente economico che ITALIA ON LINE percepisce nella vendita e cessione. È necessario l’intervento dell’autorità di controllo“.
L’associazione ha invitato, dunque, gli utenti interessati a inviare un reclamo per i disservizi subiti.