“La Farmacia che vorrei”, al via il progetto di Cittadinanzattiva Lombardia
Al via l’iniziativa “La farmacia che vorrei”, promossa da Cittadinanzattiva Lombardia, per rilevare su Milano e provincia la qualità delle farmacie ed eventuali nuovi bisogni dei cittadini
Al via l’iniziativa “La farmacia che vorrei“, promossa da Cittadinanzattiva Lombardia con il sostegno non condizionato e la collaborazione di Federfarma Milano e Montefarmaco.
Il progetto nasce dalla considerazione che, nell’attuale contesto, la farmacia possa dare un contributo ancora più rilevante e tale da garantire la sostenibilità del sistema, diminuire le disuguaglianze, portare la sanità più vicina al cittadino.
“La Farmacia che vorrei”, gli obiettivi dell’indagine
Con il progetto “La farmacia che vorrei” si intende rilevare, su Milano e provincia:
- la qualità delle farmacie secondo quanto previsto dalla nuova Carta della qualità della farmacia. A vent’anni dalla prima stesura, Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato e Federfarma hanno realizzato la nuova Carta della qualità della farmacia presentata pubblicamente, il 28 settembre 2015, presso il Ministero della salute. I principi ispiratori della Carta sono: accessibilità, accoglienza e personalizzazione, informazione, sicurezza e standard di qualità dei servizi erogati. Per ognuna di queste categorie la Carta elenca gli impegni che la farmacia assume e i diritti da garantire al cittadino;
- eventuali “nuovi” bisogni a cui le farmacie potrebbero rispondere, anche in considerazione dell’emergenza coronavirus.
Il ruolo delle farmacie durante l’emergenza Coronavirus
Cittadinanzattiva Lombardia sottolinea, quindi, il ruolo ricoperto delle farmacie e dai farmacisti nell’emergenza coronavirus, con particolare riguardo all’uso della ricetta dematerializzata, al supporto ai pazienti cronici, al ruolo educativo, in termini di consapevolezza, sul distanziamento e l’uso dei dispositivi di sicurezza per evitare/ridurre il contagio.
“Dalle richieste/segnalazioni che giungono agli sportelli del Tribunale per i diritti del malato di Cittadinanzattiva Lombardia emerge la conferma di quanto rilevato qualche anno fa dalle indagini sulla qualità complessiva percepita dei servizi sanitari pubblici e privati (Rapporto Censis 2010), che mettevano le farmacie al primo posto – ha dichiarato Liberata Dell’Arciprete, segretario regionale dell’associazione – ossia una concezione delle farmacie non solo come distributive del farmaco, ma quale presidio “sanitario” capace di dare risposta ai bisogni di salute dei cittadini”.
“L’iniziativa di Cittadinanzattiva si svolge in un momento particolare per la farmacia – commenta Annarosa Racca Presidente di Federfarma Lombardia – poiché durante la pandemia le farmacie hanno dimostrato la loro importanza sul territorio. Riteniamo che la farmacia, emergenza o no, stia consolidando ogni giorno di più il suo ruolo di presidio sanitario sul territorio dando soluzioni pratiche e sicure: la telemedicina, le analisi di prima istanza, il CUP, la registrazione delle esenzioni, gli screening, il ritiro dei referti sono solo alcuni dei servizi che le farmacie hanno proposto negli ultimi anni”.
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