Giornata della Terra, FederBio: il biologico è la risposta alle sfide ambientali e alimentari
In occasione della Giornata della Terra, FederBio richiama l’attenzione sulla necessità di puntare sul metodo biologico per contrastare i cambiamenti climatici e proteggere la salute dell’uomo e dell’ambiente
In occasione della 52a edizione della Giornata Mondiale della Terra, che quest’anno è intitolata “Invest in our planet” per sottolineare l’importanza della tutela delle risorse naturali, FederBio rimarca la necessità e l’urgenza di puntare con decisione sulla transizione agroecologica.
La crisi alimentare – spiega FderBio – ha mostrato con chiarezza quanto il modello dell’agricoltura industriale, basato sulla forzatura del ciclo di produzione, sia ormai superato anche per gli effetti devastanti che ha prodotto in termini di perdita della fertilità del suolo e della biodiversità, distruzione degli ecosistemi e forti impatti sul clima.
Per questo motivo l’associazione ritiene che per tutelare la Terra sia fondamentale “cambiare paradigma e accelerare la conversione al biologico dei sistemi agricoli, come previsto dal Green Deal europeo e dalle Strategie Farm to Fork e Biodiversità”.
Giornata della Terra, perché il metodo biologico?
Il metodo biologico – spiega l’associazione – poiché non utilizza pesticidi e sostanze chimiche di sintesi e si basa sulla circolarità e sul riciclo dei materiali e della sostanza organica, è in grado di tutelare la fertilità del terreno, contrastare i cambiamenti climatici e difendere la biodiversità, fondamentale per il mantenimento della vita sul pianeta.
“Le crisi interconnesse ambientale, alimentare ed energetica, che hanno ripercussioni in tutto il mondo, evidenziano ancora una volta tutti i limiti del modello produttivo industriale, sia sul piano ambientale che su quello economico e sociale – sottolinea Maria Grazia Mammuccini, Presidente FederBio. – […] Occorre investire sulla conversione al biologico, in grado di contrastare la deriva climatica e proteggere la salute dell’uomo e dell’ambiente, rispondendo alle esigenze del presente senza compromettere la possibilità di soddisfare i bisogni delle generazioni future”.
“La transizione agroecologica – conclude – è l’unica soluzione che salvaguarda la terra, garantendo la fruizione dei servizi ecosistemici indispensabili per un’agricoltura sana per l’uomo e l’ambiente”.