Estate italiana: le prenotazioni turistiche volano nell'ultimo weekend di luglio (Foto Pixabay)

Per l’ultimo fine settimana di luglio le prospettive turistiche sono molto favorevoli. In questo primo fine settimana di esodo estivo, nelle strutture ricettive ufficiali sono state riservate 8 camere su 10, con oltre 6,4 milioni di pernottamenti previsti tra oggi e domenica 28 luglio. Questo è quanto emerge dai dati del Centro Studi Turistici di Firenze per Assoturismo Confesercenti, che ha analizzato la saturazione dell’offerta ricettiva nazionale disponibile online sui principali portali delle agenzie di viaggio online.

La tendenza rilevata nelle settimane precedenti ha confermato le previsioni delle imprese del settore turistico, con una forte domanda soprattutto dall’estero, che ha raggiunto il picco delle presenze turistiche di tutto il trimestre estivo. Le alte temperature estive, inoltre, stanno incentivando anche i turisti italiani, con alcune differenziazioni: l’afa tende a scoraggiare le presenze nelle città e metropoli, favorendo invece le destinazioni più fresche.

Non sorprende quindi che le località dei laghi e della montagna registrino un netto incremento delle prenotazioni, con tassi di occupazione che raggiungono rispettivamente il 92% e l’82% delle camere disponibili per questo fine settimana. Le città d’arte, invece, si fermano al 75%, con una diminuzione delle prenotazioni dovuta sia alla stagionalità sia ai cambiamenti climatici e alle ondate di calore, fenomeno segnalato dal 24% degli imprenditori intervistati.

Fermento turistico e picchi di affluenza

L’estate italiana entra nel vivo e sta vivendo un momento di grande fermento turistico, con numeri che fanno ben sperare per l’industria del settore e l’economia nazionale.

Le località rurali e collinari (79%), termali (74%) e marine (90%) mostrano valori di stabilità nelle prenotazioni, in linea con la scorsa stagione. Per quanto riguarda le macroaree geografiche, il Nord Est registra il tasso di saturazione più elevato (83%), grazie alla performance positiva delle strutture in Trentino-Alto Adige. Segue il Nord Ovest con l’82%, trainato dalle regioni Liguria e Valle d’Aosta. Le regioni del Centro Italia si collocano leggermente al di sotto della media nazionale con un tasso di saturazione dell’80%, nonostante il picco di occupazione nelle Marche. Infine, le regioni del Sud e delle Isole mostrano un valore leggermente inferiore alla media nazionale, con un tasso di saturazione dell’81%.

“Si tratta di dati positivi che confermano non solo la buona performance della filiera turistica italiana, ma anche come il comparto sia un traino per lo sviluppo dell’economia nel suo complesso”, commenta Vittorio Messina, Presidente di Assoturismo Confesercenti. Tuttavia, Messina sottolinea l’importanza di prestare attenzione al rallentamento della domanda interna, influenzata dalla perdita di potere d’acquisto e risparmio delle famiglie. Inoltre, il cambiamento climatico pesa sui flussi turistici, soprattutto nelle città d’arte che subiscono gli effetti negativi del clima torrido.


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