Si Selfie Chi Può, il calendario del Codacons contro la dipendenza da social
Il web, se usato nel modo scorretto, può essere molto pericoloso per gli adolescenti. Contro la dipendenza il Codacons lancia un calendario con scatti volutamente provocatori.
Fotografia vs selfie. Un’idea per parlare delle conseguenze di un uso errato ed eccessivo dei social e di internet. Il Codacons ha realizzato per il 2020 un apposito calendario dal titolo “Si selfie chi può”, dove attraverso 12 scatti provocatori e volutamente disturbanti, firmati dalla nota fotografa Tiziana Luxardo, l’associazione analizza le manifestazioni negative di social network, web e nuove tecnologie di comunicazione, tra cyberbullismo, haters, odio e violenza, mercificazione dell’immagine della donna e influencer che arrivano ad utilizzare i propri figli per pubblicizzare prodotti commerciali.
I giovani italiani sono troppo connessi e l’uso eccessivo di web e social network determina disturbi comportamentali e psico-fisici negli adolescenti, fino a sfociare in una vera e propria dipendenza, denuncia l’associazione.
Gli ultimi dati disponibili ci dicono che l’83% dei giovani italiani al di sotto dei 24 anni (3,6 milioni di individui) trascorre in media ogni giorno circa 4 ore online. La maggior parte delle connessioni (pari a 3 ore e 52 minuti) avviene da smartphone, e più bassa è l’età più aumenta l’esigenza di restare collegati: il 51% dei ragazzi tra i 15 e i 20 anni ha difficoltà a prendersi una pausa da web e social e controlla lo smartphone in media 75 volte al giorno; il 7% dei giovani lo fa addirittura fino a 110 volte al giorno.
Proprio tra gli adolescenti un uso eccessivo dei social può determinare conseguenze anche gravi sul fronte della salute: il Codacons cita una recente ricerca condotta negli Usa ha svelato che nella fascia 12-15 anni ad una maggiore connessione al web corrisponde un incremento di dei casi di disturbi psico-fisici, squilibri nel sonno e nell’alimentazione, comportamenti asociali che sfociano nel cyberbullismo, fino ad arrivare ad alterazioni anatomiche e vere e proprie forme di dipendenza da social network.