Visa Europe, Barometro Consumi: Italia a meno 4,6% nel terzo trimestre dell’anno
Le famiglie europee stanno reagendo alla difficile situazione economica riducendo le spese. Nel terzo trimestre dell’anno c’è una contrazione dei consumi, seppure in rallentamento rispetto allo stesso periodo del 2011, che riguarda gran parte dei paesi europei, con una marcata diminuzione in Spagna, in Italia e nel Regno Unito e con la Germania che invece va in controtendenza. È quanto evidenzia il Barometro dei Consumi di Visa Europe “EU Consumer Spending Barometer”, che usa come base i dati delle transazioni con carte Visa.
I volumi di spesa per i consumi in Unione Europea registrano complessivamente un -1,6% nel terzo trimestre 2012 (luglio-settembre) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, continuando il trend negativo già rilevato nel precedente trimestre 2012 (-2.4%), ma indicando che il tasso di contrazione della spesa per i consumi del totale dei 27 Paesi dell’Unione sta rallentando.
Mentre in alcuni paesi c’è una crescita – significativo la Germania, che segnala un più 0,8% dei consumi – nel terzo trimestre 2012 i consumi in altre maggiori economie europee registrano una marcata diminuzione con la Spagna a -5,3%, l’Italia a -4,6% e il Regno Unito a -3,3%, mentre la Francia riporta un lieve decremento con -0,6% rispetto al 2011.
I Paesi UE dell’Europa Orientale proseguono invece il loro trend positivo di spesa per i consumi anche nel terzo trimestre 2012, in particolare la Lituania con una crescita a doppia cifra. Anche Slovenia, Lettonia, Bulgaria ed Estonia riportano un incremento marcato dei consumi. Gli Stati più colpiti dalla crisi dell’Eurozona hanno registrato i peggiori risultati con Portogallo, Grecia e Irlanda che riportano una grave caduta dei consumi nel corso del periodo esaminato.
Spiega Philip Symes, Chief Financial Officer di Visa Europe: “Il nostro Barometro UE dei Consumi mostra che il tasso di contrazione si è allentato nel terzo trimestre, ma rimane evidente che i consumi continuano a decrescere su base annua. Le famiglie dell’Unione Europea stanno reagendo agli effetti di una crescita economica sotto tono, o in alcuni casi di recessione, riducendo le spese. Non ci sorprenderebbe il permanere di questo trend anche nell’ultimo trimestre 2012, prima di una lenta ripresa nel 2013”.