Vendite al dettaglio, Consumatori: gli italiani continuano a tagliare la spesa alimentare
Gli italiani continuano a tagliare la spesa alimentare e stringono la cinghia sulle spese per il cibo: la reazione dei consumatori davanti ai dati Istat sulle vendite al dettaglio di luglio
Gli italiani continuano a tagliare la spesa alimentare mentre i dati positivi delle vendite al dettaglio su base mensile derivano più che altro dall’effetto vacanze. È il tenore dei commenti delle associazioni dei consumatori davanti agli odierni dati Istat, che parlano di un aumento delle vendite su base annuale dell’1% in valore ma dello 0,1% in volume, mentre c’è un calo in volume nelle vendite dei beni alimentari. Su base mensile invece le vendite al dettaglio segnano una variazione congiunturale positiva sia in valore (+0,5%) sia in volume (+0,3%).
Sono dati insoddisfacenti per il Codacons, che sottolinea come le vendite continuino a risentire del caro prezzi.
«La forbice tra valori e volumi delle vendite continua ad essere ancora ampia – afferma il presidente Carlo Rienzi – Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, infatti, il commercio segna a luglio un incremento del +1% in valore a fronte di un modestissimo +0,1% in volume. Preoccupa in modo particolare l’andamento dei beni alimentari, le cui vendite scendono a luglio del -0,7% in volume, e addirittura del -1,4% nei primi sette mesi del 2024 rispetto all’equivalente periodo del 2023».
«I numeri dimostrano purtroppo – conclude Rienzi – come l’onda lunga del caro-prezzi continui ad avere effetti sui comportamenti di spesa degli italiani, portandoli a tagliare i consumi alimentari e spingendo le famiglie sempre più verso i discount, esercizi che segnano la più forte crescita delle vendite nel 2024, pari al +3% su base annua».
L’Unione Nazionale Consumatori parla di dati positivi legati all’effetto dato dalle vacanze.
«Non per niente il rialzo tendenziale maggiore riguarda i prodotti di profumeria e cura della persona, come le creme solari, particolarmente venduti in estate – afferma il presidente UNC Massimiliano Dona – Restano, però, delle ombre. Prosegue, infatti, la cura dimagrante forzata degli italiani, costretti a stringere la cinghia e a mangiare meno cibo dello scorso anno! Scendono, infatti, le quantità di cibo vendute, -0,7% rispetto a luglio 2023».