Single, a che prezzo? Coldiretti: la spesa è il 64% più cara
Le offerte tre per due non servono: c’è solo una bocca da sfamare. Le monoporzioni al supermercato costano in media di più. Le spese per il riscaldamento dell’abitazione o per mantenere l’automobile non si ammortizzano con altre persone. Risultato: la vita da single costa di più. Quanto? Per almeno 8 milioni di persone che in Italia vivono da soli, il costo della vita in media è superiore del 64%. Quasi il doppio rispetto a una famiglia di due o tre persone. A dirlo, oggi che è San Faustino, è Coldiretti.
I dati dell’Istat dicono che in Italia ci sono circa 8 milioni di persone che vivono da sole. Sono single, vedovi, divorziati, celibi e nubili che non vivono in famiglia, monogenitori con figli. Una schiera di persone che, sole per scelta o per necessità, ha in comune uno scontrino più alto al supermercato e spese in media più elevate delle persone che vivono in famiglia. Pesano soprattutto i costi fissi, ma non solo.
L’aumento delle famiglie composte da una sola persona si scontra, dice Coldiretti, “con una vera corsa ad ostacoli nella vita quotidiana dovuta spesso alle difficoltà per far quadrare i bilanci”. La spesa media per alimentari e bevande di un single è di 277 euro al mese, il 44% superiore a quella media di ogni componente di una famiglia tipo di 2 o 3 persone che è di 192 euro. L’aumento dei costi è del 100% per l’abitazione. I costi fissi – quelli per l’affitto, il mutuo, le bollette – non vengono ammortizzati dalla condivisione con altri o da un secondo stipendio in famiglia. Al supermercato le offerte tre per due non servono mentre spesso si è costretti a comprare maggiori quantità di cibo per la mancanza di formati adeguati. E anche quando ci sono, le porzioni più piccole hanno comunque un costo proporzionalmente maggiore. Il risultato è uno scontrino più alto e spese maggiori.