Sanità, Federconsumatori: a rischio tutela salute, sempre più rinunce di cure
Sanità sotto i riflettori della Corte dei Conti che, nel suo Rapporto 2016 sul coordinamento della finanza pubblica, registra tensioni sul fronte della spesa sanitaria con un ampliamento del divario con gli altri Paesi in termini di risorse (pubbliche e private): gli importi sono inferiori della metà a quelli tedeschi e del 20% a quelli francesi. Questa flessione della spesa pubblica ha comportato un peggioramento delle condizioni sotto due aspetti: l’aumento del contributo richiesto direttamente ai cittadini, nel 2013 esso costituiva il 3,2% della spesa complessiva, a fronte di importi ben più contenuti in Germania (1,8%) e Francia (1,4%). Ma anche una crescita dei casi di rinuncia alle cure per motivo di costo e di liste d’attesa (esami medici e cure dentali).
La Corte dei Conti, nel quadro generale di riduzione delle risorse, calcola che i cittadini italiani saranno costretti a pagare anche 1,018 miliardi per l’attività intramoenia dei medici. Un insieme di fattori che rende, di fatto, inaccessibile la sanità pubblica.
Federconsumatori denuncia le troppe ed insostenibili spese a carico dei cittadini. A fronte di ciò chiediamo di agire con urgenza adottando scelte e politiche mirate a:
- risanare il Servizio Sanitario Nazionale, ristabilendone l’universalità;
- investire nella sanità pubblica;
- garantire, come previsto dalla Costituzione, il diritto alla salute di tutti.