Salvagas non obbligatorio, CTCU ottiene restituzione delle somme
Quaranta consumatori trentini sono stati rimborsati dei 249 euro spesi per l’acquisto di un apparecchio salvagas acquistato da alcuni rappresentanti della ditta che avevano fatto credere ai malcapitati che si trattasse di un’installazione obbligatoria per legge. Ciò è stato possibile grazie all’intervento del CTCU che aveva subito consigliato ai consumatori di inviare una raccomandata di recesso entro 10 giorni dalla stipula del contratto, inviando contestualmente anche l’apparecchio acquistato. Trascorsi i 30 giorni, tuttavia, l’azienda non aveva ancora provveduto alla restituzione così l’Associazione è intervenuta con una monitoria nei confronti della Società che ha iniziato immediatamente a restituire, (ad oggi), ca. 10.000 Euro rientrati nelle tasche di 40 consumatori.
Il CTCU ribadisce che spetta a ciascuno, la decisione su chi far entrare in casa e chi lasciare fuori: Se un rappresentante non accoglie bene il vostro rifiuto di farlo entrare, e magari usa anche modi molesti o minacciosi, non indugiate a chiamare le forze dell’ordine. Inoltre, per fare un buon affare bisogna prima confrontare i prezzi e dunque difficilmente una vendita porta a porta può essere un buon affare” conclude l’Associazione.