Saldi, oggi si parte in Campania e Basilicata, il 5 luglio nelle altre Regioni
Da oggi in Campania e Basilicata, dal 5 luglio in tutta Italia: partono i saldi estivi e la speranza che arriva da più parti è che i famosi 80 euro in busta paga vengano almeno in parte dirottati verso le vendite di fine stagione. “Finora il 2014 ha visto proseguire la crisi del settore, anche se si colgono alcuni segnali positivi – afferma Roberto Manzoni, presidente di Fismo, l’associazione Confesercenti che riunisce gli imprenditori del dettaglio moda – Nei primi quattro mesi dell’anno le vendite di abbigliamento sono state ancora negative, -0,2% sull’annus horribilis 2013, mentre le scarpe hanno segnato una striminzita crescita dello 0,4%. Siamo quindi di fronte a un quadro di stagnazione, che non basta a tamponare l’emorragia di imprese del settore. Da gennaio a maggio hanno chiuso 5.706 attività nel commercio in sede fissa di abbigliamento e accessori: più del doppio delle nuove aperture, che sono state appena 2.417”. Dagli esercenti arriva però un cauto ottimismo, mentre l’Adoc sottolinea da parte sua che a reggere l’urto della crisi sarà l’abbigliamento di alta qualità acquistato dai turisti.
Sostiene Manzoni: “Non nascondiamo un cauto ottimismo: questi potrebbero essere i saldi dell’inversione di tendenza, grazie anche al contributo del bonus fiscale di 80 euro. Il nostro auspicio, infatti, è che venga almeno in parte investito dagli italiani nelle vendite di fine stagione. I saldi, che quest’anno saranno caratterizzati da sconti particolarmente convenienti e dalla buona disponibilità di magazzino, continuano a rappresentare una buona occasione di risparmio per le famiglie italiane ed una opportunità per gli imprenditori di recuperare le perdite registrate a causa della crisi economica, del calo dei consumi, dell’aumento di tasse e dei costi di gestione”.
Anche per l’Adoc un possibile incentivo potrebbe arrivare dagli 80 euro in busta paga. “Il bonus di 80 euro potrebbe rivelarsi un incentivo all’acquisto per i prossimi saldi – dichiara Lamberto Santini, presidente dell’associazione – inquadrandosi in un percorso di risparmio e buon utilizzo dell’entrata extra in busta paga. Ad ogni modo crediamo che i commercianti debbano puntare sulla qualità dei prodotti e su prezzi equi, giusti e sostenibili, in modo da diventare un vero e proprio valore aggiunto in questa delicata fase economica, recuperando anche il rapporto fiduciario con famiglie, improntato sulla lealtà e non sulla furbizia che, al contrario, va penalizzata quando arreca un danno ai consumatori. E’ stato un anno difficile, le famiglie sono state tartassate e i soldi a disposizione sono limitati, nonostante il bonus. Ci auguriamo che quest’occasione non vada sprecata. Dal punto di vista dei consumi solo l’abbigliamento di alta qualità riesce a tenere botta, anche grazia all’aumento di turisti stranieri in caccia di affari. Rispetto allo scorso anno – conclude Santini – prevediamo difatti un aumento di circa il 10-15% degli acquisti effettuati dagli stranieri in Italia, attirati dalla possibilità di acquistare a prezzi scontati capi di marche famose. Si diffonde inoltre ogni anno di più il cosiddetto “turismo aeroportuale”, legato al fatto che nei periodi di saldi i centri commerciali vicini agli aeroporti, specialmente i piccoli centri dove volano compagnie low cost, si affollano di turisti stranieri.”
Secondo Federconsumatori e Adusbef, però, già il primo giorno di saldi in Campania indica dati negativi. “Sono iniziati nella più totale indifferenza i saldi in Campania”, hanno detto Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, presidenti delle due associazioni. “Come emerge dalle nostre previsioni, le cose non andranno molto meglio nel resto d’Italia: dal sondaggio a campione realizzato dall’Osservatorio Nazionale Federconsumatori risulta che, dopo la drammatica contrazione dello scorso anno (di oltre il -9%), la stagione estiva 2014 segnerà un’ulteriore diminuzione tra il -3% ed il -4%.Appena una famiglia su tre acquisterà a saldo, con una spesa che si attesterà a circa 113 euro a famiglia. Il giro di affari complessivo ammonterà quindi a meno di 1 miliardo di Euro (per la precisione 912 milioni di Euro)”.