Saldi estivi, si parte il 6 luglio (all’insegna dell’incertezza) (Fonte foto Pixabay)

Saldi estivi al via all’insegna dell’incertezza per il caro prezzi (quanti avranno la possibilità di fare spese extra?) ma in un contesto di nuove regole in favore dei consumatori, garantite dalla recente normativa europea – sono infatti entrate in vigore le nuove misure sugli sconti di fine stagione previste dal decreto legislativo, approvato lo scorso 7 marzo, che attua nell’ordinamento italiano la direttiva Ue 2019/2161. Le nuove disposizioni modificano la normativa sugli sconti, imponendo regole più rigide sulla trasparenza dei prezzi e sulle vendite presso i siti di e-commerce, prevedendo inoltre sanzioni più pesanti in caso di pratiche commerciali scorrette.

“I saldi estivi 2023 partono all’insegna dell’incertezza, e sugli acquisti da parte degli italiani pesa l’emergenza prezzi che ha colpito redditi e capacità di spesa delle famiglie”, afferma il Codacons in occasione dell’avvio della stagione dei saldi che scatterà in tutta Italia il prossimo 6 luglio.

Saldi estivi, si parte il 6 luglio

I saldi estivi 2023 partiranno dunque di giovedì, in mezzo alla settimana, e non nel primo sabato del mese come negli scorsi anni, per una durata media di circa 6 settimane. Il calendario è sul sito di Confcommercio – si distingue l’Alto Adige in cui i saldi partono a seconda dei distretti il 14 luglio o il 18 agosto, e Trento e Provincia.

Per il Codacons si parte con l’incertezza, considerata la corsa dell’inflazione.

“Il settore dell’abbigliamento e delle calzature ha pagato il prezzo delle condizioni meteorologiche, con il maltempo che tra aprile e la prima metà di giugno si è riversato sulla nostra penisola condizionando gli acquisti dei cittadini nel comparto – spiega il Codacons – I saldi potrebbero essere quindi l’occasione per le famiglie per affrontare quegli acquisti rimandati nelle scorse settimane: cresce infatti il numero di cittadini intenzionati ad approfittare dei saldi, circa il 70% degli italiani secondo le stime del Codacons, contro il 60% dello scorso anno. Tuttavia – avvisa l’associazione – l’inflazione alle stelle e l’emergenza prezzi che investe il nostro paese rischiano di influire sui budget di spesa che i consumatori dedicheranno ai saldi, portando ad una maggiore prudenza durante gli acquisti. La previsione di spesa durante gli sconti di fine stagione si attesa quindi tra i 3 e i 3,5 miliardi di euro, considerando anche gli aumenti dei prezzi nel settore moda”.

Il commercio sarà salvato dagli stranieri, con la ripresa del turismo e le presenze dei visitatori nelle principali città italiane, che secondo l’associazione “alimenteranno il business dei saldi, specie nei centri storici, negli outlet e presso le boutique d’alta moda”.

Il Codacons ricorda infine come i saldi estivi 2023 partiranno con le nuove regole sui prezzi imposti da una direttiva Ue, e l’obbligo dei commercianti di indicare il prezzo praticato nei 30 giorni antecedenti l’avvio degli sconti, in modo da impedire i finti saldi.


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