RC Auto, prezzo medio in calo del 5%. Consumatori: riduzione insufficiente
Scende a 360 euro il prezzo medio per le polizze RC Auto e si riduce il divario tra Napoli e Aosta. Ma secondo UNC e Codacons si tratta di un calo insufficiente, considerando anche il crollo dei sinistri
Cala del 5% su base annua il prezzo medio effettivo per la garanzia RC Auto, che scende a 360 euro. È quanto emerge dal bollettino IVASS per il IV trimestre 2021.
Prosegue, inoltre, il processo di convergenza dei premi tra le province con prezzi storicamente più alti e più bassi. Infatti il premio medio pagato a Napoli è di 544 euro e quello pagato ad Aosta è di 285 euro. Il differenziale, pari a 259 euro, è diminuito quindi del 9,4% su base annua.
Nessuna provincia registra aumenti di prezzo. Mentre si registrano le maggiori riduzioni del prezzo medio su base annua a Vibo Valentia (-8,9%), Reggio Calabria e Roma (-8,2%).
Per quanto riguarda la scatola nera, il tasso di penetrazione è pari al 21,5%, in diminuzione di 1,6 punti percentuali rispetto all’anno precedente e risulta eterogeneo tra le province: dal 65,5% della provincia di Caserta al 4,4% della provincia di Bolzano.
RC Auto, tariffe e sconti
Secondo il bollettino IVASS, la quasi totalità (92,1%) delle polizze stipulate beneficia di uno sconto rispetto al premio di tariffa, in media pari a 160 euro.
In particolare ai contratti con scatola nera è associata una percentuale media di sconto su tariffa superiore di circa 10 punti percentuali rispetto alle polizze prive di black box (43,4 contro 33,3%). Gli sconti sono differenziati tra le province: la percentuale media di sconto su tariffa è massima a Napoli (45,7%) e minima a Bolzano (25,5%).
Le Associazioni non sono soddisfatte
Per l’Unione Nazionale Consumatori il calo del prezzo medio per la garanzia RC Auto “è solo un effetto ottico“.
“Infatti – spiega Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori – anche se il prezzo migliora sia su base annua (era 379 euro nel 4° trimestre 2020), che sul trimestre precedente (quando era 367,3), in realtà non fa altro che ritornare ai livelli già raggiunti nel 2° trimestre 2021, quando era 360,4 euro. Insomma, dopo il peggioramento del terzo trimestre 2021 si torna al passato. Un andamento, quindi, che continua a essere troppo ballerino e altalenante per poter essere soddisfatti”. Per UNC, dunque, “la diminuzione è decisamente troppo lenta e incompatibile con il crollo dei sinistri. Quanto al divario tra Aosta e Napoli è ancora un abisso”.
Analogo il parere del Codacons, secondo cui ci troviamo in presenza di “un evidente squilibrio nell’andamento dell’Rc auto a tutto danno degli automobilisti italiani”.
“Mentre tra il 2020 e il 2021 le restrizioni legate al Covid hanno portato ad un abbattimento del numero di incidenti, morti e feriti sulle strade italiane, con un crollo dell’incidentalità del -40%, le tariffe nell’ultimo trimestre sono diminuite appena del -5% su base annua – spiega il presidente Carlo Rienzi – Non solo. Gli italiani hanno continuato a pagare l’Rc auto nonostante le auto siano rimaste ferme a causa dei divieti alla circolazione imposti con il lockdown del Governo, determinando così un evidente arricchimento per le compagnie di assicurazioni”.
Per il Codacons, quindi, “le tariffe dovevano calare in modo assai più sostanzioso, ma così non è stato, con un danno economico evidente per gli automobilisti – prosegue Rienzi – Riteniamo ci sia un ampio margine per una ulteriore riduzione dei prezzi delle polizze, e ci aspettiamo un pressing del Governo verso le imprese assicuratrici per garantire maggiore equilibrio nel settore Rc auto”.