Lazio, Cittadinanzattiva: tariffe rifiuti fuori controllo
“La gestione del ciclo dei rifiuti è emblematica delle tante contraddizioni di cui è vittima la nostra regione e Roma in particolare: il servizio non migliora mentre i costi sopportati dalle famiglie sono sempre maggiori. Siamo molti preoccupati per Roma dove la raccolta differenziata è inesistente e dove si sono avviate raccolte miste che non funzionano e senza nessun coinvolgimento dei cittadini”. Sono le parole con cui Giuseppe Scaramuzza, segretario regionale di Cittadinanzattiva, fotografa l’annuale dossier rifiuti dell’Osservatorio prezzi & tariffe di Cittadinanzattiva. Il Lazio evidenzia una situazione di tariffe fuori controllo, invariate dal 2010 al 2011 ma comunque elevate: la spesa media annua è di 262 euro, in aumento del 16,7% rispetto al 2007. In particolare Roma (con 378 euro) è fra le città nelle quali il servizio costa di più, a fronte di tariffe completamente diverse a Viterbo (160 euro).
Nel Lazio dal 2007 ad oggi i costi medi annui del servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani sono aumentati del 16,7% a fronte di un incremento su base nazionale del 14%, evidenzia Cittadinanzattiva. In positivo, dal 2010 al 2011, tali costi sono rimasti invariati (262 euro), comunque superiori rispetto alla media nazionale, pari a 246 euro.
In assoluto in Italia la spesa media annuale più elevata è in Campania con 378 euro, mentre la più bassa è in Molise con 146,5 euro.
Particolarmente cara è Roma, dove la TIA (più conosciuta come Ta.Ri) arriva a costare 378 euro, 113 euro in più rispetto alla TIA che si paga a Latina, 118 euro in più rispetto alla Tarsu che si paga a Rieti, 131 euro in più rispetto alla Tarsu che si paga a Frosinone, ben 218 euro in più rispetto alla Tarsu che si paga a Viterbo (tra le 5 città meno care d’Italia per il servizio di smaltimento rifiuti).
andate a vedere in veneto a Conegliano , non guardate solo il lazio