Vaccinatevi! E’ questo l’appello che oggi lancia la Società di medicina Generale. A pochi giorni dalla rimozione del divieto di utilizzo dei vaccini antinfluenzali Novartis, si ritorna a parlare dell’influenza  e dell’importanza dei vaccini. Secondo la SIMG da metà ottobre ben 627.600 persone sono state colpite da malattie respiratorie acute mentre il picco dell’influenza arriverà con le feste di Natale e metterà a letto dai 4 ai 6 milioni di italiani, l’8% della popolazione.
“Vogliamo raggiungere con il vaccino almeno l’80% della popolazione ‘fragile’, in particolare malati cronici, anziani e bambini, sui quali anche un virus debole può avere conseguenze pesanti” ha detto Claudio Cricelli, presidente della SIMG ricordando che se è vero che le vicissitudini relative ai vaccini Novartis e non solo hanno minato alla fiducia dei cittadini, è anche vero che ‘non vanno banalizzati i sintomi dell’influenza”
“Ogni anno si registrano circa 8000 decessi attribuibili alle complicanze dell’influenza. Senza dimenticare l’aspetto dei costi: un giorno di ospedalizzazione per il Servizio Sanitario Nazionale rappresenta un esborso tra i 400 e i 600 euro. Il nostro consiglio è ricorrere all’immunizzazione, fino a fine dicembre, termine ultimo indicato dal Ministero della Salute”.
La SIMG conclude ricordando che quest’anno i virus influenzali in circolazione saranno tre. “La nostra rete di medici di medicina generale distribuiti su tutto il territorio nazionale – continua Cricelli – non solo fornisce con tempestività informazioni sull’evoluzione della patologia, i cui dati peraltro sono già tenuti sotto osservazione dalla rete Influnet, ma verifica anche capillarmente le complicanze e lo stato di salute della popolazione italiana nel corso del periodo influenzale, il numero di indagini diagnostiche effettuate, i trattamenti terapeutici prescritti, le assenze dal lavoro causate dalla malattia e i ricoveri ospedalieri richiesti. Abbiamo iniziato le rilevazioni quattro settimane fa e dagli ultimi dati risulta con evidenza che le malattie respiratorie simili all’influenza stanno avanzando”.


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