Inflazione in rallentamento ad aprile, ma con i prezzi dei beni ad alta frequenza di acquisto che salgono di più e fanno sperimentare ai consumatori dinamiche di prezzo contrastanti. Ad aprile 2018, dice l’Istat, l’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività aumenta dello 0,1% sul mese precedente e dello 0,5% su base annua (da +0,8% registrato a marzo), confermando la stima preliminare. L’Istituto spiega che “il rallentamento dell’inflazione, in parte frenato dall’accelerazione dei prezzi dei Beni alimentari (da +0,5% di marzo a +1,3%), si deve prevalentemente all’inversione di tendenza dei prezzi dei Beni energetici regolamentati (da +5,0% a -1,2%) e dei Servizi relativi ai trasporti (da +2,5% a -0,7%), cui si aggiunge quella, meno marcata, dei prezzi dei Servizi relativi alle comunicazioni (da +0,4% a -0,7%)”. 

A livello congiunturale, l’aumento è legato soprattutto ai rialzi dei prezzi degli Alimentari lavorati (+0,7%), dei Beni energetici non regolamentati (+1,1%) e dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+1,0%), quasi del tutto neutralizzati dal calo dei prezzi dei Beni energetici regolamentati (-5,5%).

In questo contesto, i prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona aumentano dello 0,4% sul mese precedente e dell’1,2% rispetto ad aprile 2017 (era +0,4% a marzo), mentre i prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto aumentano dello 0,3% su base mensile e dell’1,4% su base annua (in accelerazione da +0,8% del mese precedente). C’è da considerare che questi ultimi – che comprendono, oltre ai generi alimentari e alle bevande, voci quali i tabacchi, le spese per l’affitto, i carburanti, i trasporti urbani – rappresentano il 40% della spesa delle famiglie.

Spiega l’Istat nel suo commento: “L’inversione di tendenza dei prezzi degli Energetici regolamentati (soprattutto energia elettrica e gas) ha contribuito in misura rilevante al rallentamento dell’inflazione; d’altra parte, le tensioni su alcuni prodotti di largo consumo hanno determinato un’accelerazione dei prezzi dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto, che incidono per il 40% sulla spesa delle famiglie. I consumatori sperimentano quindi dinamiche dei prezzi contrastanti mentre, dal punto di vista macroeconomico si conferma, rafforzandosi, il contesto di bassa inflazione di fondo che caratterizza ormai da diversi anni la nostra economia”.

Per il Codacons i dati definitivi dell’inflazione ad aprile “confermano una maggiore spesa su base annua pari a +152 euro per la famiglia “tipo”, aggravio che sale a +195 euro per una coppia con 2 figli e che è pari a +98 euro annui per un pensionato”.


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