Federconsumatori: in 10 anni le tariffe sono aumentate più dell’inflazione
Acqua, rifiuti, gas per riscaldamento, trasporti ferroviari e urbani, energia elettrica e servizi postali: negli ultimi dieci anni le tariffe dei servizi sono aumentate molto di più rispetto al tasso d’inflazione e l’incidenza del costo di tali voci è sempre più pesante sulla spesa complessiva delle famiglie, tanto che è aumentata anche la morosità. Sono i risultati cui è giunto il CREEF – Centro Ricerche Economiche Educazione e Formazione della Federconsumatori, che ha realizzato un’analisi sull’evoluzione delle tariffe dei servizi negli ultimi dieci anni.
La crescita più marcata dal 2003 al 2013 è stata quella delle tariffe dell’acqua, dei rifiuti e del gas, aumentate rispettivamente del 78,6%, del 59,7% e del 54,5% rispetto a un dato medio inflazionistico del 22,8%. Spostando l’attenzione sul periodo comprensivo della crisi economica, quindi negli anni 2008-2013, emerge che nonostante crisi e calo del potere d’acquisto delle famiglie le tariffe sono aumentate ancora in maniera più marcata rispetto al periodo pre-crisi. “Questo denota come la disattenzione, la mancata vigilanza, il peso della pressione fiscale e, in alcuni casi, vere e proprie speculazioni hanno portato ad un aumento insostenibile delle tariffe, contribuendo così al grave impoverimento delle famiglie a cui abbiamo assistito nel corso degli ultimi anni”, commenta Federconsumatori.
Nel dettaglio, le serie storiche dei prezzi dal 2003 al 2013 evidenziano che in dieci anni, esclusi i servizi di telefonia, le variazioni tariffarie dei principali servizi pubblici siano state notevolmente superiori all’inflazione. Rispetto al dato medio inflazionistico del +22,8%, la tariffa dell’acqua potabile è aumentata del +78,6%, seguita dalla raccolta dei rifiuti a +59,7% e dal gas per riscaldamento a +54,5%. Seguono poi nell’ordine: trasporti ferroviari (+45,9%); pedaggi autostradali (+43,8%); energia elettrica (+42,7%); trasporti urbani (+37,4%); servizi postali (+33,6%); taxi (+32,9%). Va in controtendenza, a -11,5% negli ultimi 10 anni, la spesa per i servizi di telefonia. Le variazioni maggiori hanno riguardato le tariffe dei governi locali, come la spesa per l’acqua e per i rifiuti, la prima soggetta anche a referendum 2011 per l’affidamento della gestione e la determinazione tariffaria, la seconda tuttora soggetta ad una revisione del calcolo tariffario.
Se si sposta l’attenzione al periodo 2008-2013, emerge che nonostante un’inflazione in crescita del 9,7%, i maggiori aumenti degli ultimi cinque anni hanno continuato ad essere su tariffe di acqua potabile a +42,3% (8,46% var. media annua); trasporti ferroviari a +26,9% (5,38% var. media annua); pedaggi autostradali a +25,9% (5,18% var. media annua); rifiuti a +24,5% (4,90% var. media annua).