Costi dell’auto troppo elevati, Consumatori: intervenire su carburanti e Rc auto
Sono tempi duri per gli italiani: la crisi economica ha innescato un circolo di tasse e provvedimenti che stanno riducendo al minimo il potere d’acquisto dei cittadini. Tra i più tartassati ci sono gli automobilisti: ormai avere un’automobile sta diventando proibitivo per un numero sempre maggiore di famiglie. A confermare questo scenario sono stati anche i dati di Bankitalia, secondo cui, dalle tasse sull’auto sono entrati 9 miliardi di euro nelle casse degli enti locali; l’Rc auto da sola ha portato un gettito di 2,3 miliardi.
Un’ulteriore riprova, sottolinea Adiconsum, di come la tassazione indiretta abbia ormai raggiunto livelli insopportabili. “Sono cifre da capogiro che insistono su un bene come l’auto ormai di prima necessità. Non si possono continuare a rastrellare risorse dai redditi delle famiglie – dichiara Pietro Giordano, Segretario generale Adiconsum – e non dare, al contempo, investimenti per lo sviluppo ed il rilancio dei consumi. L’Rc auto in Italia ha costi esorbitanti se paragonati alle assicurazioni auto dei Paesi europei. Siamo in testa ad una classifica non certo positiva – prosegue Giordano – ed è tempo di aprire un tavolo trilaterale Governo-Compagnie assicurative- Associazioni consumatori che sviluppi un vero e proprio attacco nei confronti delle truffe assicurative, ma al contempo abbatta i premi assicurativi troppo alti e non giustificabili dalle truffe stesse”.
“Si tratta – continua il Segretario generale Adiconsum – di ritoccare il sistema bonus-malus premiando gli automobilisti virtuosi e penalizzando chi opera da “pirata” nel settore. Si incrocino le banche dati della motorizzazione, compagne assicurative e Isvap per individuare facilmente chi specula e chi invece va premiato”.
Secondo l’Osservatorio Nazionale Federconsumatori nel 2011 le spese per benzina, mantenimento auto, pedaggi autostradali e Rc auto sono aumentate di ben 521 euro e le previsioni per il 2012 sono di un ulteriore incremento di 420 euro: in pratica una spesa di 941 euro in più in soli due anni. “Una cifra incredibile, che incide fortemente sul potere di acquisto delle famiglie, duramente compromesso dalla crisi e dagli effetti delle manovre disposte dal Governo – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori e Adusbef – Non bisogna dimenticare, inoltre, che tale aggravio è relativo alle sole ricadute dirette, a cui vanno poi aggiunti gli aumenti in termini indiretti su tutti i prezzi dei beni (trasportati per l’86% su gomma) e dei servizi”.
I due Presidenti ribadiscono che bisogna intervenire con urgenza soprattutto nel settore dei carburanti, dove è indispensabile:
- Realizzare l’accisa mobile (cioè quel meccanismo automatico che prevede una diminuzione dell’accisa quando aumenta l’IVA sul prezzo industriale della benzina a causa del petrolio);
- Cancellare l’ulteriore aumento dell’IVA previsto per settembre ed impedire categoricamente qualsiasi altro aumento della tassazione;
- Agire in direzione di una maggiore modernizzazione ed una completa liberalizzazione del settore, che porti all’ampliamento della rete dei distributori indipendenti, presso i quali è possibile risparmiare anche 9-10 centesimi al litro.
Tutti dicono , da sempre , che la RCA in italia costa cara rispetto al resto d’Europa .- Sarà anche vero , ma a parte un’etica più evoluta degli automobilisti stranieri ( meno furbetti pronti a truffare in modo sistematico ) , vi sieti mai chiesti quanto incida il carico fiscale sul premio netto di polizza ?.- In provincia di Treviso il presidente Muraro l’anno scorso dopo la sua rielezione ha aumentato le imposte sulla RCA di 3 punti percentuali portandola complessivamente al 26% ( ventiseipercento ) .- Non mi risulta che nel resto d’Europa sia così elevata .- Perchè non la portano a livello francese che è circa la metà? Sarebbe un bel risparmio per tutti !!!!!!!