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Conti correnti: costi di gestione in calo, su il risparmio per depositi online e tradizionali
Secondo l’indagine di SOStariffe.it, nell’ultimo anno sono calati i costi di gestione dei conti correnti, sia online che tradizionali. Anche le singole operazioni bancarie ora costano meno. In media, il risparmio maggiore si evidenzia nell’uso dei conti correnti tradizionali
Nell’ultimo anno sono calati bruscamente i costi di gestione dei conti correnti, sia online che tradizionali. Anche le singole operazioni bancarie ora costano meno. In media, il risparmio maggiore si evidenzia nell’uso dei conti correnti tradizionali, per l’operatività classica, allo sportello e in filiale (- 8,38%). Anche i conti telematici hanno subito una flessione dei prezzi (-3.54%).
È quanto emerge dall’analisi annuale di SOStariffe.it, che ha considerato una a una tutte le singole voci di costo che gravano su un correntista-tipo.
Costi di gestione, conti correnti telematici
Secondo l’indagine di SOStariffe.it, che tiene conto dei prezzi praticati in 27 istituti di credito attivi in Italia, il costo di gestione medio di un conto corrente online tra marzo 2020 e marzo 2021 è passato da 58,58 a 56,51 euro. La spesa è dunque calata di circa il 3,54% in 12 mesi.
Le banche online si affidano spesso a istituti di credito con poche o nessuna filiale fisica. Ciò consente loro di ammortizzare i costi tipici della banca tradizionale.
Banche online, quali operazioni costano di più?
Nel complesso il canone annuo delle banche online è salito (+10,62%), passando dai 26,82 euro dello scorso anno ai 29,67 euro attuali. Tra le operazioni in aumento troviamo i versamenti di contanti e assegni (+12,50%), le cui commissioni balzano da 0,88 a 0,99 euro, e anche il canone annuo della carta di credito (+9, 59%), cresciuto da 21,66 a 23,74 euro.
In compenso ci sono anche alcune operazioni che sono diventate del tutto gratuite. Ad esempio, il canone annuo della carta di debito nella media dei casi considerati è stato del tutto abolito. Si spende molto meno anche per la domiciliazione delle utenze (-84,32%).
Banche tradizionali: l’uso “offline” dei conti correnti conviene di più
Per quanto riguarda i conti tradizionali, attivati da istituti di credito dotati di filiali fisiche distribuite sul territorio, l’analisi considera tre diversi utilizzi: la gestione del tutto “offline”, che si avvale di operazioni allo sportello in filiale, l’uso misto (operazioni allo sportello e online) e, infine, l’uso solo telematico del conto.
I dati dello studio rivelano che la maggiore convenienza si trova nell’utilizzo classico del conto corrente tradizionale (-8,38%). Quest’ultimo è passato da un costo medio di 194,47 a 178,18 euro.
Nel caso di utilizzo misto del conto (metà allo sportello e metà online), in media si spende meno (-4,06%) rispetto al 2020: con un costo complessivo calato da 151,47 a 145,32 euro.
Mentre restano stabili i prezzi per chi gestisce solo online il proprio conto tradizionale. L’operatività bancaria solo telematica, infatti, consente un risparmio minimo (-1,42%), con un costo complessivo sceso da 123,46 a 121,70 euro.
Si spende di più su versamenti e assegni
Quasi tutte le operazioni bancarie sono scese di prezzo. Le eccezioni sono pochissime. In lieve risalita il canone annuo (+0,32%), passato da 54,75 euro a 54,92 euro, e il prelievo di contante allo sportello (+2,51%) che passa da 1,16 a 1,19 euro.
Nel 2021 costa di più la commissione sul versamento di contanti e assegni (+19,23%) e quella sul singolo assegno (+21,21%). Il costo di gestione in assoluto più caro è il canone annuo della carta di debito (+24,89%).
Giù, invece, tutte le altre operazioni: a partire dalla domiciliazione dell’utenza, divenuta quasi del tutto gratuita (-73,33%), passando per i movimenti allo sportello (-27,43%) e i bonifici online (-17,41%).
