L’aumento del prezzo del gasolio, attestato a 1,7 euro al litro, avrà un forte impatto sui prezzi dei beni di largo consumo e in particolare sugli alimentari, che rischiano di vedere un aumento dei costi e una ulteriore contrazione dei consumi. Si stimano ricadute pari a 141 euro a famiglia annui su beni alimentari, legate al fatto che gran parte del trasporto merci avviene su gomma.Lo stesso livello di prezzo del gasolio, che in alcuni aree può superare quello delle benzina, è “estremamente allarmante, non solo per le ricadute dirette che avrà sulle tasche degli automobilisti, ma soprattutto per le gravi ripercussioni che un costo così elevato avrà sui prezzi dei beni di largo consumo, trasportati su gomma”, spiegano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, presidenti di Federconsumatori e Adusbef. Per le due associazioni, l’aumento dei prezzi del settore alimentare rappresenta una prospettiva “gravissima, dal momento che l’aumento dei costi alimenterà ulteriormente la forte contrazione dei consumi nel settore alimentare, che ha conosciuto nel 2011 una contrazione del 4%”. Per non parlare delle ricadute dirette: per un pieno di gasolio, rispetto al 2010, servono 456 euro in più l’anno.


Vuoi ricevere altri aggiornamenti su questi temi?
Iscriviti alla newsletter!



Dopo aver inviato il modulo, controlla la tua casella per confermare l'iscrizione
Privacy Policy

Parliamone ;-)