Carburanti, nuovi record. Il pieno sale sempre più
Nuovo fine settimana da record per i prezzi dei carburanti, che ormai si attestano a una media nazionale di 1,82 euro al litro per la benzina e a 1,75 euro al litro per il diesel. Ma le “punte massime” arrivano fino a 1,92 per la verde in alcune aree del Centro, mentre il diesel arriva a sfiorare 1,79 euro/litro al Sud. I consumatori fanno i conti. Cari.
Secondo il monitoraggio di Quotidiano Energia, è stato un week end da record, come previsto, e i prezzi dei carburanti sul territorio hanno raggiunto nuovi livelli massimi. In media nazionale, “i prezzi praticati sono adesso a 1,82 per la benzina e 1,75 per il diesel ma le “punte” svettano in alcune aree del Paese a 1,92 per la “verde” (Centro) e sono prossime a 1,79 per il diesel (Sud)” mentre le no logo segnano un leggero ribasso. Il Gpl è tra lo 0,802 euro/litro di Esso e lo 0,808 di Q8 (no-logo a 0,761).
Per il Codacons, prezzi simili indicano che “gli automobilisti italiani continuano a essere i più tartassati d’Europa, sia per le tasse superiori, ricordiamo che nel 2011 c’è stato il record di 5 aumenti delle accise in un anno, sia per l’assenza di concorrenza”.
Il rincaro dei prezzi dei carburanti in un solo anno è ormai pari all’equivalente della spesa alimentare di un mese per una famiglia media. A dirlo sono Federconsumatori e Adusbef, per i quali un pieno di benzina costa ormai 5 euro e mezzo in più in soli due mesi. Spiegano le due associazioni: “Il costo della benzina, passando da 1,71 di gennaio a 1,82 della media giornaliera, ha determinato un aumento di 5,50 euro per ogni singolo pieno, pari a 132 euro in termini annui. In alcune zone, però, la benzina è venduta a ben oltre tale soglia. In molte regioni, anche a causa dell’aumento delle accise regionali, il prezzo si attesta a 1,90 euro al litro, comportando aggravi in questo caso di ben 9,50 euro al litro e 228 euro in termini annui”.
E c’è molta preoccupazione sulle ripercussioni di tali aumenti su tutta la filiera, in un paese dove gran parte delle merci viaggia su gomma. Se Federconsumatori e Adusbef tornano a chiedere di non far scattare un nuovo aumento dell’Iva, perché questo avrebbe “effetti micidiali” sui prezzi dei beni e sul potere d’acquisto delle famiglie, Coldiretti teme “un effetto valanga sulla spesa”. Spiegano infatti gli agricoltori: “In un Paese come l`Italia dove l’88% dei trasporti commerciali avviene per strada il record dei prezzi dei carburanti ha un effetto valanga sulla spesa con un aumento dei costi di trasporto oltre che di quelli di produzione, trasformazione e conservazione. Benzina, trasporti e logistica incidono complessivamente per circa un terzo sui costi della frutta e verdura e, solo nelle campagne, il caro gasolio – precisa la Coldiretti – ha provocato un aggravio di costi stimabile in 400 milioni di euro su base annua. A subire gli effetti del record nei prezzi è però l’intero sistema agroalimentare dove si stima che un pasto percorra in media quasi 2mila chilometri prima di giungere sulle tavole”. Chilometri a carburante sempre più caro.
Ormai c’è poco da commentare: noi singoli consumatori SIAMO IMPOTENTI ! L’unica cosa che potremmo fare sarebbe dare un segnale forte, come ad esempio limitare al massimo, nel tempo libero, l’uso degli autoveicoli. Ma purtroppo siamo tutti “auto”-consumatori incalliti.
Camminiamo gente, camminiamo…