Carburante, da agosto arriva l'obbligo di esposizione dei prezzi medi

Carburante, da agosto arriva l'obbligo di esposizione dei prezzi medi (foto Pixabay)

Il primo agosto entrerà in vigore l’obbligo di esposizione dei prezzi medi da parte dei gestori degli impianti di distribuzione di carburante. Il ministero delle Imprese e del Made in Italy ha emanato, quindi, una circolare per fornire maggiori chiarimenti sulle modalità di attuazione previste dal decreto ministeriale 31 marzo 2023.

Nel dettaglio la comunicazione specifica, anche in base alle interlocuzioni avute in questi mesi con gli operatori del settore, le disposizioni del decreto in relazione alla comunicazione dei prezzi al Ministero e all’esposizione dei cartelloni nei distributori. Fornisce, inoltre, chiarimenti riguardo la trasmissione dei dati dall’esercente al Ministero su tempistiche e modalità di comunicazione dei prezzi (articolo 3) al portale Osservaprezzi Carburanti.

Carburante, UNC: peggioramento con prezzi medi

“Purtroppo il prezzo medio esposto presso i distributori costituisce un peggioramento rispetto allo status quo, perché diventa un indicatore di riferimento che favorisce accordi collusivi e riduce la concorrenza. Inoltre il consumatore deve rifornirsi da chi pratica il prezzo più basso della sua zona e non accontentarsi di andare da chi ha un prezzo appena inferiore alla media”, afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.

“Quanto ai chiarimenti, delusione per il fatto che non viene spiegato cosa si intende per comunicazione dei prezzi almeno contestuale all’applicazione di tutte le variazioni, tempistica che andava meglio circoscritta per evitare di punire il benzinaio onesto che ha appena cambiato il prezzo e non ha ancora fatto in tempo a comunicarlo al ministero e premia il furbetto del quartierino che cambia il prezzo senza mai inviarlo al ministero e che può accampare la scusa che lo stava per fare”, prosegue Dona.

“Purtroppo viene confermato che la comunicazione riguarda solo i prezzi in modalità self service e non anche il servito, salvo manchi il self service. Unica speranza è che ora il sito migliori”, conclude Dona.

Codacons: cartelloni non bastano a far scendere i listini

Per il Codacons, “qualsiasi incremento della trasparenza sul fronte dei prezzi dei carburanti è positiva, ma le misure previste dal Governo da sole non bastano a far scendere i listini alla pompa e contrastare le speculazioni”

“Il Governo avrebbe fatto meglio ad aumentare le sanzioni verso chi non rispetta le norme sull’indicazione dei listini alla pompa, considerato che le multe appaiono irrisorie e scattano solo in caso di violazioni ripetute, ed affiancare alla trasparenza ai distributori anche quella relativa alla formazione dei prezzi”, spiega il presidente Carlo Rienzi.

“Ciò che davvero serve in Italia per stroncare sul nascere le speculazioni sui listini al dettaglio – prosegue Rienzi – è la definizione di “prezzo anomalo”, fattispecie prevista dalla legge 231 del 2005 che vieta gli aumenti eccessivi dei prezzi al dettaglio nel settore agroalimentare. Un principio che il Governo deve estendere a tutti gli altri comparti, compresi i trasporti, definendo in modo preciso il “prezzo anomalo”, ossia la percentuale massima di aumento dei listini oltre la quale scatta l’illecito sanzionabile in base alle leggi dello Stato” .


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