Botta e risposta Zanotato-Benzinai: sciopero confermato
Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Anisa Confcommercio confermano la proclamazione di una prima tornata di chiusure delle aree di servizio poste lungo tutte le tratte autostradali italiane, tangenziali e raccordi compresi, che prenderà avvio dalle ore 22.00 del 16 luglio, terminando alle ore 6.00 del 19 luglio prossimi. Così le tre sigle sindacali in una nota rispondendo, a distanza, alle dichiarazioni del ministro Zanonato che ha espresso la sua preoccupazione per il rialzo dei prezzi dei carburanti e ha proposto un intervento immediato.
“Il Ministero delle sviluppo economico rimane, a giudicare dai comportamenti finora assunti, intenzionalmente inerte, confidando -con una alleanza incomprensibile e innaturale- che la manifestazione di sciopero proclamata per le prossime ore possa essere fisicamente contrastata dalle potenti “controparti” dei gestori: petrolieri e concessionari autostradali” sostengono le Organizzazioni secondo le quali “deve essere chiaro che il procurato fallimento delle imprese di gestione e l’espulsione verso la disoccupazione dei lavoratori del settore ben poco hanno a che fare con il “mercato” o con la “crisi”, bensì con una precisa volontà di colpire una categoria di lavoratori, cui si abbina, in una micidiale combinazione, la superficialità e l’indifferenza delle Istituzioni che dovrebbero vigilare e mediare, nel rispetto delle leggi”.
“D’altra parte, per capire inequivocabilmente dove vadano ricercate le responsabilità di questa vertenza, è sufficiente considerare che la Commissione di Garanzia sullo sciopero -che nella normalità dovrebbe intervenire sugli scioperanti- ha invece appena fatto sapere di voler convocare le compagnie petrolifere e i concessionari autostradali” concludono Faib, Fegica e Anisa.
Di tutt’altro segno le considerazioni del Movimento Difesa del Cittadino che si è detto d’accordo con il Ministro “nell’affermare la necessità di porre un freno all’ondata dei rincari della benzina elaborando un piano per evitare gli aumenti. È una strana coincidenza infatti che i rincari gravino sulle famiglie proprio durante i mesi estivi, dove la previsione delle ferie lascia presagire un aumento, anche se quest’anno probabilmente non significativo, degli spostamenti”.
“Un richiamo ai petrolieri si rende necessario, soprattutto considerando la consistente differenza applicata nei listini nel resto d’Europa. L’Italia continua ad avere un primato esagerato negli aumenti, dato che non fa che aggravare la dura risalita economica del Paese, in quest’ottica un’azione mirata potrebbe dare finalmente un po’ di respiro alle famiglie” ha concluso il Movimento.