Fegica-Cisl, Faib-Confesercenti e Figisc-Confcommercio hanno proclamato lo sciopero nazionale dei distributori di benzina dal 12 al 14 dicembre su tutta la rete. Lo hanno deciso nel corso degli Stati Generali che si sono svolti oggi a Roma. A creare malcontento la  grave crisi della distribuzione carburanti, le politiche miopi delle Compagnie petrolifere e l’incapacità del Governo di far rispettare le Leggi stanno portando gli operatori della rete carburanti sull’orlo del tracollo.
Già oggi, secondo stime rese note dalle tre sigle, le piccole imprese di gestione sono indebitate, verso Compagnie petrolifere e sistema bancario, complessivamente per oltre 300 milioni di euro. A questo quadro va aggiunto la drammatica contrazione dei volumi iniziata nel 2008 (-20% su rete ordinaria e -50% su autostrade), la schiacciante politica fiscale del Governo, che ha portato, nel giro di un anno, la pressione ai livelli più alti dell’intera Unione Europea e i comportamenti irresponsabili delle Compagnie petrolifere: un insieme di scelte e fattori che richiede una risposta ferma e decisa della Categoria.
Al centro delle richieste di Faib, Fegica e Figisc il rispetto della contrattazione collettiva e del rinnovo degli accordi, della Legge sulla gratuità delle transazioni con moneta elettronica, per l’abbattimento delle accise, per il rispetto del Verbale ministeriale sulle politiche di pricing eque e non discriminatorie, per la trasparenza dei prezzi praticati.


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Contro lo sciopero si sono schierate Federconsumatori e Adusbef che pur condividendo i motivi alla base della protesta, non accettano la chiusura dei distributori che nei fatti penalizza i consumatori. Federconsumatori ribadisce da tempo che su questo fronte sono necessari e urgenti interventi concreti: occorre prima di tutto modernizzare la rete di distribuzione, in modo tale da abbattere i costi e i prezzi. Tale modernizzazione porterebbe un risparmio di 10 centesimi di Euro al litro, pari a -120 Euro all’anno per costi diretti e a -90 Euro all’anno per costi indiretti. 
 
 “Auspichiamo che lo sciopero venga scongiurato attraverso l’apertura di un tavolo di lavoro sulle problematiche evidenziate dai distributori, al fine di avviare la modernizzazione del settore” – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti.

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