Benzina: aumenti dopo accordo Paesi su greggio, UNC: pessima notizia per italiani
I Paesi Opec e non Opec hanno formato un accordo storico; come si apprende da fonti stampa, per la prima volta dal 2001 è stata siglata un’intesa comune per tagliare l’offerta mondiale di petrolio. In sede di trattativa, undici Paesi produttori di petrolio hanno concordato con i Paesi Opec di tagliare dal prossimo gennaio 558 mila barili al giorno, unendosi all’impegno Opec di ridurre l’offerta di 1,2 milioni di barili. La Russia, secondo produttore mondiale, eliminerà 300 mila barili.
E dopo l’accordo, tornano a salire i prezzi dei carburanti. “Una pessima notizia. Non solo per gli automobilisti, ma per tutti gli italiani, considerato che i prezzi dei carburanti incidono anche sul prezzo finale della merce trasportata. Il solo aumento di questa settimana di 0,2 centesimi per la benzina self service, significa, su base annua, un rialzo di 2,40 euro. Se il trend proseguisse, insomma, sarebbero guai”, ha affermato Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
L’UNC evidenzia che stando ai prezzi elaborati da Quotidiano Energia ci sono differenze tra la benzina self service meno cara, quella delle pompe bianche, e la benzina servita più cara, pari a 21 centesimi al litro. “Significa un risparmio potenziale teorico, per ogni pieno da 50 litri, di 10 euro e 50 centesimi, 252 euro all’anno”.
“Una differenza enorme. Ecco perché è bene che gli italiani non facciano il pieno dove capita e seguano alcuni semplici consigli”, ha concluso Dona.
UNC invita, quindi, i consumatori a seguire alcuni suggerimenti utili per risparmiare: non entrare nel primo distributore che si inconttra appena si accende la spia della benzina, ma cercare il prezzo più basso; cercare le pompe bianche, senza insegne famose (no logo), o quelle della grande distribuzione; preferire il self service al servito; verificare la corrispondenza tra i prezzi esposti nei cartelli e quelli effettivamente praticati; guardare i benzacartelloni e confrontare i prezzi attraverso il sito carburanti.mise.gov.it.