Benzina a ‘peso d’oro’: domani niente rifornimenti
Siamo alle solite. Le quotazioni internazionali del petrolio continuano a scendere consistentemente ma i prezzi alla pompe seguono un ritmo molto meno veloce. Come mai? Eppure i dati sono sotto gli occhi di tutti. Secondo Federconsumatori e Adusbef, le quotazioni sono diminuite del 17% rispetto al mese scorso cosa che consentirebbe una diminuzione del prezzo della benzina di almeno 4,5 centesimi al litro. Ma gli automobilisti sanno che le cose non stanno così. “La prima cosa da fare è annullare categoricamente ogni nuova ipotesi di aumento della tassazione (a partire dall’ulteriore aumento dell’IVA al 23%), già cresciuta in maniera incredibile nel corso degli ultimi anni” commentano le Associazioni che, pur condividendo pienamente la necessità di fornire tutto l’aiuto ed il sostegno necessario per la ripresa e la ricostruzione delle aree colpite dal sisma, ribadiscono l’assoluta contrarietà all’aumento scattato sulle accise sui carburanti”.Intanto l’Unione Nazionale Consumatori invita glia automobilisti ad aderire allo sciopero della benzina indetto dall’ACI per domani: “La tassazione sulla benzina -spiega Massimiliano Dona, segretario generale UNC – ha raggiunto livelli ormai insostenibili e a farne le spese sono soprattutto le fasce più deboli della popolazione. Se poi agli aumenti alla pompa si aggiunge la pressione fiscale sui veicoli (dall’assicurazione al bollo, dai pedaggi alla manutenzione) è facile comprendere come l’intero comparto auto rischia di essere messo in ginocchio, con conseguenze drammatiche per la nostra economia”.
