Quando si tratta di agroalimentare, non sono più solo i “nativi digitali” a comprare online, ma ormai anche gli “anta”. Clienti informati e consapevoli che apprezzano l’innovazione quando non è a sé stante, ma porta comodità e servizio. Sono solo alcuni degli spunti emersi dall’incontro di Retail Plaza by Tuttofood sul tema Cibo: territorio, servizi ed innovazione, organizzato da Fiera Milano e Tuttofood.

In base ai dati presentati da Nielsel, si osserva come il 28% delle famiglie italiane abbia effettuato almeno una spesa alimentare online (6,9 milioni) e che la classe di età con il maggiore tasso di crescita (+28%) sono i baby boomers, oltre metà dei quali (53%) acquista oggi cibo online.

Quali le motivazioni di acquisto? Vicinanza e velocità insieme con facilità ed efficienza sono i principali driver, mentre i nuovi prodotti vengono scelti principalmente per comodità (22%) o perché “semplificano la vita” (19%). Da notare infine che il negozio fisico rimane fondamentale: vengono effettuate in-store il 63% delle scelte di prodotto e il 67% di quelle di brand.

Massimo Baggi, Marketing Manager di Finiper, commenta: “Nell’attuale evoluzione la vera concorrenza alla grande distribuzione non sono più gli altri supermercati, ma il fuori casa e le nuove modalità di consegna, che ormai contano per il 40% circa”.

“Il carrello-tipo degli acquisti in negozio”, osserva Andrea Casalini, Ceo di Eataly Net, “non è molto diverso da quello online, ma cambiano le modalità. In negozio il cliente viene soprattutto per esplorare e scoprire nuovi prodotti, prodotti che poi magari acquista in quantità maggiori online valorizzando la comodità e la rapidità di questo canale”.


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