Natale2018: se il regalo è un cucciolo? I consigli per prepararsi ad accoglierlo
È la notte di Natale, i regali sono sotto l’albero in attesa di essere scartati. Tra tutti ce n’è uno che sempre muoversi ed emettere dei suoni. Una spinta a destra, una sinistra e la scatola rotola sul pavimento aprendosi e lasciando libera la sua sorpresa: un piccolo e dolce cucciolo peloso che ha già le carte in regole per conquistare un posto tra i membri della famiglia.
Per molti amanti dei pet, Natale diventa il momento giusto per accogliere a casa un cucciolo di cane o gatto, ma prima di arrivare a questo quadro è bene capire come accudirlo nel giusto modo e risolvere le situazioni più problematiche che inevitabilmente possono sorgere nelle prime settimane di vita del cucciolo.
A stilare le nove regole d’oro è Sergio Bottino, Coordinatore servizi extra-veterinari di Ca’ Zampa, il primo gruppo cliniche veterinarie integrate che nascono per prendersi cura non soltanto della salute, ma anche del benessere degli animali da compagnia.
“Il Natale è sempre un momento magico dove siamo proiettati ad accontentare i desideri delle persone a noi care”, afferma Sergio Bottino. “Spesso la richiesta di un cucciolo viene esaudita proprio in questo momento, dove, grazie anche al periodo delle vacanze, possiamo dedicarci completamente all’accudimento del nuovo membro della famiglia. Per evitare che un così bel momento venga rovinato, è opportuno seguire delle semplici regole ed essere pronti a fronteggiare i normali imprevisti”.
Innanzitutto va valutato con attenzione il contesto familiare. Le razze feline o canine possiedono delle caratteristiche non solo estetiche, ma comportamentali derivate da attitudini e necessità umane. Quindi la scelta di un cane o di un gatto non deve ricadere solo su canoni estetici ma deve riferirsi anche a stili di vita o necessità del gruppo famigliare. Per questo motivo è importante farsi consigliare da un esperto in comportamento animale. Grazie alla prevenzione e ad una alimentazione sempre più attenta, un cane o un gatto ha un’aspettativa di vita di almeno 10/14 anni, fatti di soddisfazioni ma anche di responsabilità.
Secondo quanto previsto dalla legge, è opportuno verificare la provenienza dell’animale che deve avere almeno 60 giorni di età. Normalmente deve avere microchip applicato obbligatorio nel cane e facoltativo ancora per poco nel gatto, un certificato di buona salute e le vaccinazioni preventive rispetto ai principali rischi virali effettuato da un veterinario.
La preparazione generale dalla casa deve prevedere spazi idonei ad accogliere l’animale. Cuccia, ciotola dell’acqua e una del mangiare e, nello specifico per il cane, anche un guinzaglio ed un collare per le passeggiate esterne insieme ad una museruola, completano il corredo di base necessario. Nel caso dei gatti è necessario pensare alle lettiere, cuccette e posti di osservazione oltre ai tiragraffi ben posizionati dove il gatto potrebbe pensare al passaggio di un altro felino.
Si può scegliere tra diversi tipi di cibo: industriale, secco o umido, oppure cibo casalingo ed organizzarsi per somministrarlo, al cucciolo, 3 volte al giorno. Nel caso del cibo industriale la lettura dell’etichetta è importante. Il consiglio principale è di acquistare prodotti completi specifici per il cucciolo, in genere i prodotti di maggiore qualità hanno come primo ingrediente una fonte proteica animale. Per una dieta casalinga bisogna rivolgersi ad un esperto in nutrizione per bilanciare l’integrazione alimentare con i corretti elementi che possano sostenere una crescita sana.
Non bisogna dimenticare piccoli premi per facilitare il periodo della dentizione. Evitare prodotti in plastica che possono lesionare le sottili pareti con materiali che risultano duri e taglienti e quindi lesivi dell’intero apparato digerente.
Se posizionata esternamente, la cuccia deve essere piazzata al coperto dal sole e riparata in inverno; se interna alla casa va messa in una zona facilmente accessibile. Il cucciolo deve essere invitato ad entrare facendolo coricare e godersi coccole. Per favorire l’ambientamento nella cuccia, è anche consigliabile dare un ossicino di da rosicchiare per stimolare l’attività masticatoria. Per abituare invece il cucciolo a una cuccia esterna, è necessario scegliere una cuccia grande e comoda, al cui interno sistemare una ciotola d’acqua e somministrare il cibo, così che il cucciolo cominci a identificare questo ambiente come una sua zona di confort.
Fin da subito il cucciolo va lasciato in un ambiente conosciuto, con la sua cuccia di stoffa e la ciotola dell’acqua. Se si lamenta per l’assenza del proprietario, è necessario ignorarlo e fare in modo di rientrare solo quando si calma e si “rassegna“ a stare solo. Capirà così che lamentarsi non sortisce alcun effetto e svilupperà nel tempo una corretta individualità, senza dipendere sempre dall’uomo
Per abituarlo a farlo stare bene nell’ambiente domestico, i proprietari devono si prendono a cuore il fatto di garantire al cucciolo uscite frequenti , durante le prime settimane, almeno 5/6 volte al giorno. In questo modo il cucciolo potrà aver garantito il giusto movimento e la possibilità di sporcare al di fuori dell’appartamento, giocando in aree verdi che presto identificherà come suo territorio.
Il cucciolo va abituato a un regime alimentare corretto in orari regolari. Così sarà anche più facile gestire i bisogni: normalmente subito dopo il pasto, il cucciolo ha necessità di sporcare e sarà bene provvedere che avvenga in un prato esterno alla casa. È importante saper cogliere anche i segnali di irrequietezza quando deve sporcare (particolarmente agitato, si muove a scatti, annusa insistentemente a terra, dimostra inquietudine generale). Man mano, crescendo, allungherà anche i periodi di attesa tra una uscita e l’atra e imparerà a trattenere i bisogni fino a che si troverà in aree verdi che conosce e nel quale sa che può sporcare liberamente.
Notizia pubblicata il 18/12/2018 ore 16.29