Prada abbandona le pellicce animali e diventa fur free. A partire dalle collezioni Donna primavera/estate 2020, Prada non userà più pellicce animali nella realizzazione di nuovi prodotti. Una decisione che interessa anche tutti gli altri marchi del Gruppo: Miu Miu, Church’s e Car Shoe. Lo stock sarà oggetto di vendita fino a esaurimento. L’annuncio è stato diffuso in collaborazione con la Fur Free Alliance (FFA), il network che riunisce più di 50 organizzazioni che si battono per la protezione degli animali in oltre 40 paesi, ed è frutto di un dialogo positivo intercorso tra il Gruppo, i membri di FFA, LAV e The Humane Society of the United States.

“L’innovazione e la responsabilità sociale sono parte dei valori fondanti del Gruppo Prada e la decisione di sottoscrivere la politica fur-free – frutto di un dialogo costruttivo con Fur Free Alliance e in particolare con LAV e con The Humane Society of the United States – rappresenta un importante traguardo nell’ambito di questo nostro impegno”, ha dichiarato Miuccia Prada. “La ricerca e lo sviluppo di materiali alternativi consentirà all’azienda di esplorare nuove frontiere della creatività e di rispondere, allo stesso tempo, alla domanda di prodotti più responsabili”.

Il brand risponde dunque all’esigenza diffusa di consumi più etici. Commenta Simone Pavesi Responsabile Moda Animal Free della Lav: “La decisione del Gruppo Prada di adottare una politica fur-free è coerente con una nuova idea di lusso più etico e sostenibile e risponde alle aspettative dei consumatori, oggi più attenti a scegliere prodotti che rispettino l’ambiente e gli animali. Il nostro impegno LAV per una moda etica, e quindi non solo “senza pellicce” ma completamente Animal Free, prosegue verso nuovi traguardi”. Realizzato a livello internazionale, il Fur-Free Program è uno standard che permette di acquistare più facilmente abbigliamento senza pelliccia, informando i consumatori sulla politica adottata da ogni azienda di moda.

 

Notizia pubblicata il 23/05/2019 ore 18.30


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