
Moda, i consumatori fra campioni di sostenibilità e indifferenti (foto pixabay)
Moda e sostenibilità, i consumatori fra campioni dell’ambiente e indifferenti
Qual è il rapporto fra moda e sostenibilità per i consumatori? Sono sempre più attenti all’impatto ambientale dei prodotti di moda. Oggi solo il 15% dà priorità alla sostenibilità quando fa acquisti di moda ma questa percentuale è destinata a salire. Il dossier di WWF e Bain & Company
Qual è il rapporto fra moda e sostenibilità fra i consumatori? I consumatori di tutto il mondo sono sempre più attenti all’impatto ambientale e sociale dei prodotti di moda che comprano, anche se solo il 15% dà effettivamente priorità alla sostenibilità quando fa acquisti di moda. Allo stesso tempo, il 65% dei consumatori dichiara di avere a cuore l’ambiente. Ci sono poi una serie di “gradazioni” intermedie fra i “campioni della sostenibilità” che comprano solo moda sostenibile e gli “indifferenti” che non si preoccupano del rapporto fra moda e sostenibilità. In questo contesto, i brand di moda possono fare di più per agire verso la transizione ecologica, considerato che l’industria della moda usa materie prime e risorse, quindi ha un impatto forte sull’ambiente.
Moda e sostenibilità, il dossier
Secondo il rapporto “How Brands Can Embrace the Sustainable Fashion Opportunity” (Come i brand possono cogliere l’opportunità della moda sostenibile), pubblicato nei giorni scorsi da Bain & Company e dal WWF Italia, “circa il 15% dei consumatori di moda globali è già molto preoccupato per la sostenibilità e prende costantemente decisioni di acquisto per ridurne l’impatto. Quella percentuale potrebbe salire a oltre il 50% nei prossimi anni, man mano che sempre più acquirenti gravitano verso pratiche sostenibili”.

Verso la sostenibilità nelle scelte di moda
Il dossier esamina i comportamenti dei consumatori legati alla sostenibilità e alla moda, mostrando che dei circa 5.900 consumatori di moda di sei Paesi (Cina, Francia, Germania, Italia, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti) intervistati da Bain, circa il 65% ha dichiarato di avere a cuore l’ambiente. Le tendenze di acquisto nella moda fra i consumatori di tutto il mondo saranno dunque sempre più dettate da scelte che premiano pratiche sostenibili.
A oggi solo il 15% circa prende costantemente decisioni di acquisto per ridurre il proprio impatto ambientale e dà priorità alla sostenibilità, ma questa tendenza è destinata a superare la metà dei consumatori di moda man mano che un numero crescente di consumatori si orienterà a scelte sostenibili nella moda.
«Lo shopping sostenibile è un cambiamento inevitabile. L’attenzione alla sostenibilità sta crescendo in generale, soprattutto tra le generazioni più giovani. I brand di moda devono quindi accogliere positivamente questo cambiamento e “sposare” la causa green e rendere gli acquisti sostenibili più facili e accessibili per tutti i consumatori. I marchi che inseriscono in modo proattivo la sostenibilità nella loro strategia e in tutte le loro attività rafforzeranno la propria rilevanza sul mercato e potranno rispondere alla grande potenzialità di domanda non soddisfatta, adesso e in futuro – ha dichiarato Claudia D’Arpizio, Senior Partner di Bain & Company e Responsabile Globale del Settore Moda e Lusso – Tutti trarranno beneficio dall’impegno dell’industria della moda nei confronti della sostenibilità».
Aggiunge Payal Luthra, Responsabile Globale del Settore Abbigliamento e Tessile del WWF: «È giunto il momento per i brand di agire sulla sostenibilità: non solo beneficeranno di una maggiore resilienza della natura, ma avranno l’incredibile opportunità di costruire la fedeltà al brand di consumatori sempre più consapevoli».

Sustainable Fashion Opportunity”
Moda e sostenibilità, cinque tipi di consumatori
Il report identifica poi cinque tipologie di consumatori globali di moda in ambito di sostenibilità, con profili e comportamenti ben definiti. Eccoli di seguito.
Campioni della sostenibilità (15%): Sono molto attenti all’ambiente e acquistano regolarmente abbigliamento sostenibile. Le loro intenzioni e azioni sono allineate e questi consumatori sono disposti a pagare un prezzo maggiorato molto significativo (84%) per accedere a prodotti sostenibili.
Idealisti (10%): Appartengono principalmente alla generazione dei Millennial. Mostrano un alto livello di preoccupazione per l’ambiente, ma non acquistano quasi mai prodotti di moda sostenibili.
Buoni cittadini (18%): Questa categoria è composta principalmente da millennial e consumatori della generazione Z, che di solito raccolgono informazioni sulla sostenibilità di quello che acquistano dagli espositori del negozio, dai social media e dai siti web dei brand. Sono disposti a pagare un sovrapprezzo meno significativo (64%) per i prodotti sostenibili.
Acquirenti (22%): Consumatori della Gen X e più anziani: di solito acquisiscono informazioni sulla sostenibilità di quello che acquistano dagli espositori del negozio e dal passaparola. Sono disposti (a volte) ad adottare comportamenti sostenibili.
Consumatori indifferenti (35%): Questi consumatori non si preoccupano della sostenibilità e raramente ne tengono conto nelle loro decisioni di acquisto.
Sostenibilità, gli ostacoli
La sostenibilità nell’ambito della moda è ancora una priorità inferiore rispetto a fattori più tangibili come la qualità e la durata dei prodotti.
I consumatori incontrano diversi ostacoli quando vogliono comprare sostenibile, in particolare perché – evidenzia il dossier – gli assortimenti di prodotti più sostenibili sono spesso limitati e difficilmente distinguibili da quelli non sostenibili, una difficoltà che incide di più con l’avanzare dell’età del cliente anche se riguarda un po’ tutti. I consumatori più giovani hanno dichiarato che anche i prezzi più alti sono un deterrente all’acquisto.
