Fiducia dei consumatori, a luglio sale e registra il record da settembre 2018
La fiducia dei consumatori sale e registra i livelli più alti da settembre 2018, dice l’Istat. Per le associazioni dei Consumatori è “l’effetto serenità”, sono i vaccini e la fine delle restrizioni
Fiducia dei consumatori in salita. A luglio 2021 l’Istat stima un aumento sia dell’indice del clima di fiducia dei consumatori, che passa da 115,1 a 116,6, sia del clima di fiducia delle imprese.
Tutte le componenti dell’indice di fiducia dei consumatori sono in crescita ad eccezione di quella futura: il clima economico passa da 126,9 a 129,6, quello personale sale da 111,1 a 112,2, quello corrente aumenta da 108,1 a 111,9; invece il clima futuro scende da 125,5 a 123,5.
«L’indice di fiducia dei consumatori continua la risalita registrando un massimo da settembre 2018 – commenta l’Istat – La crescita è trainata soprattutto dal deciso miglioramento dei giudizi sia sulla situazione economica generale sia su quella personale. In lieve calo le attese».
Il ritorno alla vita e la fiducia dei consumatori
La fiducia dei consumatori in salita è effetto del ritorno alla vita, dei vaccini, della fine delle limitazioni, commentano le associazioni. Per l’Unione Nazionale Consumatori è anche effetto Draghi e Recovery Plan.
Dice il presidente Massimiliano Dona: «Si conferma il recupero della fiducia pre-crisi ottenuto per la prima volta il mese scorso. Rispetto a febbraio 2020, ultimo mese pre-lockdown, la fiducia è superiore di ben 5,8 punti, mentre rispetto a gennaio 2020, ultimo mese pre-pandemia, è maggiore di 4,6 punti. È l’effetto serenità, l’idea di poter tornare a una vita normale, con ferie, negozi e ristoranti aperti, niente più coprifuoco».
La fiducia dei consumatori è un “tesoretto” per la ripresa dell’economia, dice il Codacons.
«Il ritorno dell’Italia verso la normalità, i vaccini e la fine delle limitazioni legate al Covid hanno avuto un ruolo fondamentale sul recupero della fiducia sia dei consumatori che delle imprese – afferma il Codacons – Un vero e proprio “tesoretto” che il Governo deve ora sfruttare per sostenere i consumi: la crescita della fiducia corrisponde infatti ad una maggiore propensione alla spesa da parte delle famiglie, ma servono misure specifiche per aiutare quella fetta di popolazione che ha subito una riduzione del reddito a causa del Covid. Il balzo della fiducia avrà effetti positivi per l’intera economia nazionale se il Governo saprà sfruttarla per accelerare la definitiva ripresa del paese».