
Istat, aumentano potere d’acquisto e propensione al risparmio delle famiglie (Foto Pixabay)
Famiglie, Istat: aumentano potere d’acquisto e propensione al risparmio
Istat: nel terzo trimestre 2023 aumentano reddito, potere d’acquisto e propensione al risparmio delle famiglie
Aumentano reddito, potere d’acquisto e propensione al risparmio delle famiglie. Così l’Istat nei dati pubblicati oggi e relativi al terzo trimestre 2023. Secondo l’Istituto, il reddito disponibile delle famiglie consumatrici è aumentato dell’1,8% rispetto al trimestre precedente, mentre i consumi sono cresciuti dell’1,2%. La loro propensione al risparmio è stimata al 6,9%, in aumento di 0,6 punti percentuali rispetto al trimestre precedente. Il potere d’acquisto delle famiglie consumatrici è cresciuto rispetto al trimestre precedente dell’1,3% a fronte di un aumento dei prezzi dello 0,5%.
“Il potere d’acquisto delle famiglie, dopo la brusca caduta del quarto trimestre 2022, prosegue la ripresa – commenta l’Istat – Tale ripresa, iniziata nel primo trimestre 2023, era stata interrotta dalla lieve flessione del trimestre successivo; la stessa dinamica si osserva per la propensione al risparmio, che tuttavia rimane molto al di sotto dei livelli pre-Covid”.
UNC: dato positivo, effetto taglio cuneo fiscale
«Dato positivo il rialzo del potere d’acquisto, pur se in parte dovuto al calo dell’inflazione e anche se scende su base annua dello 0,6 per cento. Infatti dipende da un aumento del reddito disponibile lordo dell’1,8%, a cui ha certo contribuito il rafforzamento del taglio delle aliquote contributive scattato a partire da luglio 2023 – afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori – Insomma, si conferma che il taglio del cuneo fiscale resta il miglior provvedimento finora fatto dal Governo Meloni, che rischia però di essere vanificato se non saranno rinnovati gli sconti sulle bollette del gas, ossia l’azzeramento oneri di sistema e l’Iva al 5%, senza i quali vi sarà una tassa pari a 213 euro su base annua».
