Dop economy, Rapporto Ismea-Qualivita: cibo per la prima volta sopra 9 miliardi
La Dop economy in Italia vale 20 miliardi di euro alla produzione nel 2023. Cresce il valore del cibo Dop, in flessione il vino che però tiene nelle esportazioni
La Dop economy in Italia vale 20 miliardi di euro e quasi 850 mila occupati. Il settore dei prodotti Dop e Igp segna valori in crescita del 52% in dieci anni. I dati indicano che il cibo Dop e Igp per la prima volta vola sopra i 9 miliardi di euro; aumenta soprattutto il valore alla produzione del cibo mentre il vino frena, ma tiene livelli record di esportazioni.
Il nuovo Rapporto Ismea-Qualivita sulle produzioni agroalimentari e vitivinicole DOP IGP STG descrive i dati del settore dei prodotti DOP IGP e l’interpretazione della Dop economy e analizza i consumi di prodotti DOP IGP nel mercato italiano nel 2023, con un focus anche sull’andamento e l’evoluzione nel corso del 2024.
La Dop economy rappresenta il sistema economico e produttivo del comparto agroalimentare e vitivinicolo a Indicazione Geografica (DOP, IGP, STG). È , come spiega la Treccani nella quale il termine è entrato nel 2021, il “segmento della produzione e trasformazione dei prodotti agricoli destinati all’alimentazione a Indicazione geografica, che costituisce una parte importante del valore agroalimentare nazionale”.
L’andamento della Dop economy del cibo e del vino
Cosa emerge dal Rapporto Ismea-Qualivita?
“La Dop economy italiana, malgrado le varie criticità del sistema produttivo agricolo e dei mercati, si mostra in buona salute”, evidenzia la nota di sintesi del dossier.
È un settore da 20,2 miliardi € di valore alla produzione nel 2023 (+0,2% su base annua), per una crescita del +52% in dieci anni e un contributo del 19% al fatturato complessivo dell’agroalimentare italiano.
Cresce del +3,5% il comparto del cibo che supera per la prima volta i 9 miliardi €, mentre il vino imbottigliato frena sia come quantità (-0,7%) che come valore (-2,3%) e si attesta su 11 miliardi €. Va bene l’export, con i prodotti DOP IGP leva del made in Italy nel mondo, che conferma un valore di 11,6 miliardi € con trend positivo nei Paesi UE. Il sistema della Dop economy italiana si fonda su 317 Consorzi di tutela autorizzati dal Ministero dell’agricoltura che coordinano il lavoro di oltre 194.000 imprese delle filiere cibo e vino capaci di generare lavoro per quasi 850.000 occupati.
La Dop economy del cibo cresce per il terzo anno di fila e nel 2023 raggiunge 9,17 miliardi € di valore alla produzione (+3,5% la crescita annua, +44% il trend dal 2013) per un fatturato al consumo finale che sfiora i 18 miliardi € (+3,6%). Vanno soprattutto i formaggi (+5,3%), per la prima volta sopra i 5,5 miliardi € e con la produzione più alta degli ultimi cinque anni, ma buone crescite in valore anche per oli di oliva (+33%), prodotti della panetteria e pasticceria (+9%) e carni fresche (+10%). L’export raggiunge 4,67 miliardi € (+0,7% su base annua e +90% sul 2013), grazie soprattutto alla crescita nei mercati UE (+6,4%).
La Dop economy del vino frena per quantità e valore: la produzione imbottigliata è pari a 25,9 milioni di ettolitri (-0,7%) e il valore dell’imbottigliato che attesta su 11 miliardi € (-2,3%), con andamento opposto fra DOP e IGP. Per i vini DOP il calo della domanda ha indotto gli operatori a imbottigliare di meno (-4%), per un valore pari a 9,08 miliardi € (-3,7%). Per i vini IGP cresce la quantità imbottigliata (+6%) per un valore di 1,95 miliardi € nel 2023 (+4,8%). L’export raggiunge 6,89 miliardi € (-0,6% su base annua e +66% sul 2013), una sostanziale tenuta dopo il balzo del +10% registrato nel 2022.
La spesa nella Gdo
La spesa per i prodotti Dop e Igp nella filiera della grande distribuzione è pari a 5,9 miliardi € nel 2023, per una crescita del +7,2% in un anno, in linea con l’intero comparto alimentare, che vede una crescita della spesa (+8,6% frutto di un innalzamento dei prezzi, con un carrello più leggero nei volumi).
Il cibo segna un +9,5%, con formaggi e oli di oliva che crescono anche in volume, oltre che in valore; la spesa per il vino registra un +2,7%. Nei primi 9 mesi del 2024, i dati sulla spesa alimentare degli italiani confermano i livelli del 2023 (con un +0,8% su base annua). L’analisi conferma il ruolo crescente dei discount per i prodotti DOP IGP che nel corso del 2024 superano la quota di mercato del 18%; anche il ricorso alle vendite in promozione da parte della GDO risulta più elevato rispetto ai prodotti generici.