Per acquistare online in sicurezza bisogna valutare il grado di affidabilità del sito cui ci si rivolge. Quali sono le indicazioni che bisogna trovare? Online devono essere fornite correttamente le indicazioni sulle modalità di contatto, con nome e indirizzo dell’azienda; ci devono essere le informazioni sul diritto di recesso entro 10 giorni dalla consegna del prodotti e quelle sulla garanzia di due anni in caso di prodotto difettoso. Ancora: devono essere fornite correttamente le indicazioni sulle specifiche tecniche del prodotto che si intende acquistare, i tempi di consegna, il prezzo, le modalità di pagamento e la possibilità di dover pagare  tasse e dazi in caso di spedizioni transfrontaliere al di fuori dell’Unione Europea. Sono le indicazioni date oggi dal Centro di ricerca e tutela dei consumatori e degli utenti (CRTCU) che parte da una considerazione: i giorni che precedono il Natale sono quelli in cui i consumatori acquisteranno il maggior numero di prodotti attraverso lo shopping on-line.
Sta in allerta anche la Commissione europea, che solo qualche giorno fa ha evidenziato come il 75% dei siti web che vendono giochi, libri, video e musica non siano a norma con le regole a tutela dei consumatori. Troppe clausole contrattuali inique, pochissime informazioni sull’identità (e sui recapiti) del commerciante e perdita del diritto di recesso.
“Allo sportello Europeo dei Consumatori ci stiamo occupando in questi giorni di fornire le informazioni per aiutare ed informare i consumatori nel fare acquisti in rete in tutta sicurezza”, spiega il CRTCU, che sottolinea dunque come l’acquisto sicuro inizi con l’identificazione del professionista e la possibilità di sapere identità, ragione sociale e indirizzo di riferimento.
Può sembrare scontato che se un sito è scritto in lingua italiana (o se termina con .it), sia gestito da un’azienda italiana, nella realtà invece spesso non è così perché la maggior parte di aziende straniere che operano nel commercio elettronico hanno la sede legale all’estero (molte volte in Svizzera) e operano nel mercato italiano utilizzando domini italiani – spiega l’associazione – Se decidiamo invece di effettuare i nostri acquisti attraverso siti che utilizzano il sistema di vendita attraverso buoni o tramite l’emissione di coupon, dobbiamo prestare particolare attenzione nell’identificare i partner commerciali di queste società. Questi possono ad esempio, pur avendo un nome italiano, avere la sede legale ad Hong Kong ed un centro riparazioni a cui spedire il prodotto difettoso in Germania: è con queste aziende che purtroppo saremmo costretti a trattare in caso di problemi”.
Un altro accorgimento utile è quello di consultare i feedback postati da altri consumatori che hanno già avuto esperienze con le aziende che interessano e verificare sul sito dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato che non ci siano procedimenti avviati per prassi commerciale sleale.


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