“Essere consumatori socialmente responsabili non vuol dire essere intransigenti o moralisti, né supereroi schiacciati dal rispetto di tutte le regole”, spiega Alessandro Mostaccio, segretario generale Movimento Consumatori, presentando, nel corso del seminario organizzato da Consumers’ Forum “AGENDA ONU 2030. La Sostenibilità dal punto di vista consumeristico”, il “Manifesto del consumatore socialmente responsabile”, realizzato nell’ambito del progetto “We Like, il consumo che ci piace”.

Il Manifesto è un decalogo per sensibilizzare i cittadini a diventare consapevoli del potere che possono esercitare grazie alle loro scelte d’acquisto. Per comprendere quanto sia grande il potere nelle mani dei consumatori, aggiunge Mostaccio, “basta riconoscersi almeno in uno dei punti del Manifesto e intraprendere un percorso, certo non facile, verso la strada della consapevolezza di quanto possano essere determinanti le nostre scelte quotidiane di consumo”.

Il consumatore prima di acquistare può informarsi sui prodotti o sui servizi, può con le sue decisioni di acquisto indirizzare l’offerta di quei beni e servizi di cui fa domanda sul mercato, scegliendo quale modello economico sostenere tramite una rinnovata presa di coscienza e un’assunzione di responsabilità nei confronti della collettività. L’introduzione nelle scelte di consumo di motivazioni di interesse pubblico attribuiscono a queste scelte un carattere politico, facendo diventare i consumatori per l’economia quello che gli elettori sono per la politica.

Lo scenario all’interno del quale si inserisce il Manifesto è quello delineato dall’Agenda globale per lo sviluppo sostenibile approvata dalle Nazioni Unite, con 17 obiettivi da raggiungere entro il 2030. Uno di questi è proprio quello di garantire modelli di produzione e di consumo sostenibili.


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