L’allarme lanciato ieri dalla CGIA di Mestre sulle tredicesime a rischio mette in agitazione le Associazioni dei consumatori, secondo cui la grave contrazione prevista sul fronte dei consumi natalizi rischia di essere ulteriormente aggravata. “Il fatto che siano a rischio i pagamenti delle tredicesime da parte di molte piccole e medie imprese rappresenta un elemento drammatico, non solo per i lavoratori direttamente interessati ma per l’intera economia” scrivono in una nota Federconsumatori e Adusbef.
Ci avviciniamo quindi ad un Natale “davvero gelato”: “ogni famiglia spenderà in media circa 148 euro, quindi l’11-12% in meno rispetto al 2011”. “Se, come annunciato, le tredicesime di circa il 10% dei lavoratori di molte piccole e medie imprese (pari a circa 3 milioni di lavoratori stando ai dati CGIA) dovessero slittare a dopo Natale, la contrazione rischia di essere addirittura più marcata.
“Questo vorrebbe dire una minore immissione sul mercato di quasi 4 miliardi di euro rispetto al totale monte tredicesime. Per questo – ribadiscono Federconsumatori e Adusbef – è fondamentale agire a sostegno dei consumi in questa fase delicata, avviando un’anticipazione immediata dei saldi, così come fatto in molti Paesi”.


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