
Inflazione, a dicembre più 3.9%. Rincara il carrello della spesa
Inflazione, a dicembre accelerazione a 3,9%. Rincara il carrello della spesa
A dicembre 2021 l’inflazione accelera al 3,9% su base annua, stima l’Istat. Rincara il carrello della spesa. Le associazioni dei consumatori calcolano ripercussioni per oltre mille euro a famiglia
Nuova accelerazione dell’inflazione a dicembre e rincari per il carrello della spesa, che raddoppia la sua crescita. A dicembre 2021, dice l’Istat nelle stime preliminari, l’inflazione aumenta dello 0,4% su base mensile e del 3,9% su base annua (da +3,7% del mese precedente).
In media, nel 2021 i prezzi al consumo registrano una crescita pari a +1,9% (-0,2% nel 2020). Rincara il carrello della spesa. I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona raddoppiano la loro crescita da +1,2% di novembre a +2,4%, mentre quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto accelerano da +3,7% a +4,0%.
Accelera l’inflazione a dicembre
Su base annuale, l’ulteriore accelerazione dell’inflazione è dovuta soprattutto ai prezzi dei beni alimentari, sia lavorati (da +1,4% di novembre a +2,0%) sia non lavorati (da +1,5% a +3,6%), ai prezzi dei beni durevoli (da +0,4% a +0,8%) e a quelli dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +1,9% a +2,3%).
L’Istat spiega che i prezzi dei beni energetici, pur mantenendo una crescita molto sostenuta, rallentano (da +30,7% a +29,1%), a causa di quelli della componente non regolamentata (da +24,3% a +22,0%), mentre la crescita dei prezzi della componente regolamentata rimane pressoché stabile (da +41,8% a +41,9%).

I rialzi dei prezzi al consumo
Nel confronto annuale, spiccano i rialzi di due voci su tutte superiori all’indice generale del 3,9%. Sono i trasporti, che segnalano più 9,6% su base tendenziale, e soprattutto la voce Abitazione, acqua, elettricità e combustibili che vola a più 14,4%.
Sono rialzi consistenti. Nel 2021, dopo la flessione del 2020 (-0,2%), «i prezzi al consumo tornano a crescere in media d’anno (+1,9%), registrando l’aumento più ampio dal 2012 (+3,0%) – spiega l’Istat – La ripresa dell’inflazione nel 2021 è essenzialmente trainata dall’andamento dei prezzi dei Beni energetici (+14,1%), diminuiti invece dell’8,4% nel 2020. Al netto di questi beni, nel 2021, la crescita dei prezzi al consumo è la stessa registrata nell’anno precedente (+0,7%). In base alle stime preliminari – prosegue l’Istituto – l’inflazione acquisita o trascinamento per il 2022 (cioè la crescita media che si avrebbe nell’anno se i prezzi rimanessero stabili fino a dicembre) è pari a +1,8%».
UNC: a gennaio sarà una carneficina per le tasche dei consumatori
Le associazioni dei consumatori accolgono con allarme i dati sull’andamento dell’inflazione. L’Italia è nei guai e le ripercussioni sulle famiglie superano i mille euro l’anno, rileva l’Unione Nazionale Consumatori.
«Se a dicembre, nonostante non sia ancora arrivata l’impennata astronomica di luce e gas di gennaio, +55% luce e +41,8% gas, pari a una mazzata da 1008 euro, i prezzi già svettano a questi livelli, è evidente che a gennaio sarà una carneficina per le tasche dei consumatori», commenta il presidente UNC Massimiliano Dona.
Questo livello di inflazione non porta a rinviare gli acquisti e a risparmiare ma si traduce in una netta riduzione del reddito disponibile per le famiglie.
Prosegue Dona: «L’inflazione a 3,9% significa, per una coppia con due figli, un aumento del costo della vita pari a 1407 euro su base annua, 535 solo per Abitazione, acqua ed elettricità, 519 euro per i Trasporti. Per una coppia con 1 figlio, la maggior spesa annua è pari a 1303 euro, 537 per l’abitazione, 452 per i trasporti, in media per una famiglia il rialzo complessivo è di 1094 euro, 504 per l’abitazione e 332 per i trasporti. Ma il record spetta alle coppie senza figli con meno di 35 anni che, spendendo di più di quelle con i figli per viaggiare e per la cura della casa, hanno un aggravio annuo di 1438 euro, 635 per l’abitazione e 515 per i trasporti».

Codacons: stangata per le famiglie
Anche il Codacons parla di una stangata che si aggira intorno ai 1200 euro annui a famiglia.
«Siamo in presenza di una vera e propria emergenza prezzi in Italia, destinata purtroppo ad aggravarsi nei prossimi mesi», dice il presidente Carlo Rienzi. Già nel 2020 l’andamento dell’inflazione ha costretto la famiglia tipo a sborsare 584 euro in più per l’aumento dei prezzi al dettaglio, con punte di +758 euro annui per un nucleo con due figli.
«Numeri destinati ad aggravarsi – dice Rienzi – in considerazione dei rialzi delle bollette di luce e gas scattati l’1 gennaio, e che determineranno una ondata di rincari in tutti i settori. Una situazione che mette a serio rischio i consumi delle famiglie, che potrebbero crollare nel 2022 come conseguenza del caro-vita».
