
Gas, ARERA: per i clienti vulnerabili il prezzo sale dell'1,1%(foto Pixabay)
Gas, ARERA: per i clienti vulnerabili il prezzo sale dell’1,1%
Secondo l’analisi delle associazioni dei consumatori il +1,1% significa spendere 16 euro (15,51 euro) in più su base annua; rispetto a gennaio 2024 il prezzo è salito del 21,1%
Secondo quanto comunicato dall’ARERA, dal 1° gennaio 2025 il prezzo di riferimento del gas per i vulnerabili sale dell’1,1%.
“Per il mese di gennaio, che ha visto le quotazioni all’ingrosso in aumento rispetto a quelle registrate a dicembre – si legge in una nota dell’ARERA – il prezzo della sola materia prima gas (CMEM,m), per i clienti nel servizio di tutela della vulnerabilità, è pari a 49,87 €/MWh. I clienti domestici attualmente nel Servizio di Tutela vulnerabilità gas sono circa 2,36 milioni“.
L’aumento, secondo il Codacons, “potrebbe peggiorare nelle prossime settimane. I prezzi dell’energia sui mercati internazionali stanno infatti salendo, e questo rischia di avere effetti diretti sulle tariffe praticate ai consumatori e sulla spesa energetica degli italiani”.
Bolletta del gas per i vulnerabili, UNC: +21,1% su gennaio 2024
Per Marco Vignola, vicepresidente dell’Unione Nazionale Consumatori, si tratta di “un rialzo meno alto di quanto era atteso, viste le speculazioni verificatesi nei mercati all’ingrosso, a cominciare dal famoso Ttf di Amsterdam. Vale la pena precisare, poi, che il prezzo che pagano i vulnerabili resta molto più conveniente di quelli del mercato libero, salvo eccezioni che si contano sulle dita delle mani, meno dell’1% di quelle disponibili”.
Secondo lo studio dell’Unione Nazionale Consumatori, per il nuovo utente tipo che consuma 1100 metri cubi di gas, il +1,1% significa spendere 16 euro (15,51 euro) in più su base annua. La spesa totale nel 2025 (non, quindi, secondo l’anno scorrevole, ma dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2025, nell’ipotesi di prezzi costanti), sale così a 1393 euro, che – sommati ai 626 euro della luce del nuovo cliente tipo che consuma 2.000 kWh all’anno – determinano una stangata complessiva pari, per quest’anno, a 2019 euro.
“Se il prezzo del gas – commenta ancora l’UNC – sale oggi dell’1,1% su dicembre 2024, nel confronto con i tempi pre-crisi del gennaio 2021, in base alla nuova serie storica ricostruita secondo il nuovo cliente tipo, il prezzo è oggi superiore del 78,7%, rispetto al picco del gennaio 2022 è inferiore dell’8%, mentre rispetto allo scorso anno, al gennaio 2024, quando il Governo Meloni aveva già tolto lo sconto dell’Iva al 5%, è oggi superiore del 21,1%“.
Assoutenti: Governo intervenga
Per Gabriele Melluso, presidente di Assoutenti, “gli utenti più deboli che rientrano nella vulnerabilità stanno subendo le tensioni delle quotazioni all’ingrosso del gas, al punto che le tariffe di gennaio risultano più elevate del 21,1% rispetto a quelle in vigore nello stesso periodo dello scorso anno, quando il prezzo del gas era pari a 104,56 centesimi di euro per metro cubo, con un aggravio di spesa (nell’ipotesi di prezzi costanti) pari a +243 euro a famiglia su base annua, considerato un consumo da 1.100 metri cubi”.
“Il governo – ha affermato Melluso – deve ora intervenire, per assicurare nel mercato tutelato prezzi agli utenti meno cari degli attuali, e per promuovere nel settore dell’energia elettrica il passaggio dei vulnerabili al Servizio a Tutele Graduali, attraverso il contributo delle associazioni dei consumatori per una campagna informativa a tappeto che aiuti i consumatori a risparmiare sulle bollette dell’energia”.
