Fiducia dei consumatori, Istat: a giugno trend in crescita rispetto a maggio
I dati Istat raccolti a giugno 2020 indicano un miglioramento dell’indice del clima di fiducia dei consumatori rispetto al mese di maggio 2020, passando da 94,3 a 100,6
Le stime Istat effettuate con i dati raccolti a giugno 2020 indicano un miglioramento dell’indice del clima di fiducia dei consumatori rispetto al mese di maggio 2020 (da 94,3 a 100,6), evidenziando i primi segnali di ripresa dopo il crollo record registrato nei mesi precedenti.
Il trend risulta essere in crescita per tutte le componenti del clima di fiducia, seppur con intensità diverse, trainato anche dal recupero del clima personale e di quello futuro, che si situano entrambi al di sopra del basso livello raggiunto a marzo 2020.
L’aumento è marcato per il clima economico (da 72,9 a 87,2) e per il clima futuro (l’indice passa da 93,1 a 105,6) mentre il clima personale e quello corrente registrano incrementi più contenuti (da 100,9 a 104,5 e da 95,0 a 96,4, rispettivamente).
Fiducia dei consumatori, il commento delle Associazioni
“Un dato sicuramente positivo. Ma gli altri indicatori economici relativi al primo trimestre del 2020 non sono altrettanto incoraggianti – afferma Federconsumatori – l’Istituto di statistica ha infatti registrato una pressoché insostenibile pressione fiscale (+0,5% rispetto allo stesso periodo del 2019), un rapporto deficit-PIL che nei primi tre mesi di quest’anno sale al 10,8% rispetto al 7,1% dello scorso anno nonché un calo del -1,7% del potere d’acquisto”.
“La redistribuzione dei redditi e la riforma fiscale restano questioni centrali da affrontare per avviare, finalmente, una ripresa stabile”, dichiara Emilio Viafora, Presidente della Federconsumatori.
Per Codacons la ripresa è ancora insufficiente, come spiegato dal Presidente presidente Carlo Rienzi:
“il valore della fiducia, oggi pari a 100,6, è ancora lontano dai livelli di febbraio (111,4). In 4 mesi l’indice della fiducia è calato quasi del 10% e la strada per tornare ai livelli pre-Covid è ancora lunga. Per tale motivo chiediamo al Governo di adottare misure specifiche, come il taglio dell’Iva, per dare una iniezione di fiducia alle famiglie e sostenere potere d’acquisto e consumi”.
Cauta anche l’Unione Nazionale Consumatori, che commenta comunque positivamente la crescita della fiducia dei consumatori.
“L’ottimismo degli italiani, dopo un periodo così buio, è molto importante – afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. – Unico aspetto negativo è che, nonostante il clima di fiducia sia migliore rispetto a quello di marzo, non è così per il clima economico, ancora nettamente inferiore. In particolare è decisamente preoccupante il giudizio sulla situazione economica dell’Italia”.