Migliora il clima di fiducia dei consumatori: secondo l’Istat a settembre ha raggiunto 101,1 punti dai 98,4 di agosto. Si tratta del valore più alto da luglio 2011 e del quarto rialzo consecutivo. Aumenta la fiducia sia per il quadro personale che per quello economico, che passano rispettivamente da 98,9 a 102,4 e da 97,7 a 99,7. Per il clima economico è il livello più alto da febbraio 2010. In ”leggera flessione” la fiducia per il quadro futuro.
Migliorano i giudizi e le attese sulla situazione economica della famiglia e i giudizi sulla situazione economica del Paese (il saldo passa da -117 a -108). Si rileva un miglioramento anche per le aspettative sulla disoccupazione (il saldo cala a 68 da 72).
Immediate le critiche ai dati Istat da parte di Federconsumatori. “Con i dati diffusi oggi, perde definitivamente ogni credibilità la rilevazione sulla fiducia dei consumatori effettuata dall’Istat. È del tutto improbabile che tale indicatore abbia raggiunto i livelli massimi dal 2011 – precisa l’Associazione – Un andamento lontano anni luce dalla reale situazione che le famiglie stanno vivendo. Basti pensare che, solo nel biennio 2012-2013, la contrazione dei consumi ha raggiunto una contrazione impressionante del -7,8%, pari ad una diminuzione complessiva di spesa di circa 59 miliardi di euro. Il segnale più allarmante dal quale si comprende la difficoltà che le famiglie stanno vivendo è la contrazione dei consumi alimentari: nell’ultimo anno sono diminuiti di oltre il -4,5%. Non dimentichiamo che il settore alimentare è l’ultimo ad essere intaccato in una situazione di crisi. L’ulteriore incremento IVA, sul quale il Governo deve ancora prendere una decisione definitiva, peserà in maniera determinante su tale situazione.
“Non vogliamo sentir parlare né di aumenti all’aliquota ordinaria, né di modifiche al sistema delle aliquote agevolate e nemmeno dei soliti ritocchi alle accise sui carburanti – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti,k Presidenti di Federconsumatori e Adusbef – Le operazioni di facciata, non fanno altro che accrescere la sfiducia dei cittadini, che sono stufi di essere presi in giro. Per questo è fondamentale ed urgente agire con determinazione per il rilancio economico, cancellando prima di tutto l’incremento IVA non solo per il 2013. Le risorse necessarie andranno ricercate attraverso una seria e concreta azione di contrasto all’evasione e attuando un deciso taglio a sprechi, abusi e privilegi (a partire ad esempio da una riduzione drastica di auto blu, consulenze esterne alla pubblica amministrazione, realizzazione del piano per l’accorpamento delle Province)”.


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