Fiducia consumatori, AACC: il calo di settembre non è un buon segnale
Cala per il secondo mese consecutivo la fiducia dei consumatori. I dati dell’Istituto Nazionale di Statistica attestano che rispetto a 30 giorni fa, l’indice composito è passato da 109,1 a 108,7. Migliora lievemente invece l’indicatore relativo alle imprese. Dura ed immediata la replica delle associazioni dei consumatori. “L’ennesimo dato negativo che si aggiunge alla lunga lista di indicatori preceduti da segno meno, o da molti zero virgola. Tutto ciò non fa altro che confermare una realtà economica ancora lontana anni luce dalla ripresa”, dichiarano Federconsumatori e Adusbef. “I cittadini se ne rendono conto, l’unico che forse stenta a prendere atto della situazione è il Governo, che ancora non si decide ad avviare provvedimenti determinati per innescare una vera, solida e duratura crescita dell’economia.
Per Codacons, il calo della fiducia dei consumatori registrato a settembre dall’Istat è “un pessimo segnale per l’economia italiana”. L’associazione ha accertato la diminuzione della fiducia dei cittadini, che si riflette in modo diretto sui consumi, come attestano gli ultimi dati sulle vendite nel nostro paese. La mancanza di aspettative e di ottimismo da parte delle famiglie porta infatti a rimandare gli acquisti e a contenere la domanda, con ripercussioni negative per l’economia. “Il trend al ribasso della fiducia determinerà mesi difficili per il commercio, e temiamo che di questo passo possano determinarsi ulteriori contrazioni dei consumi durante tutto l’autunno e, se non saranno adottati provvedimenti in grado di rilanciare la spesa, anche i classici consumi natalizi potrebbero risentire del clima di sfiducia delle famiglie”.