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E-commerce, Altroconsumo: due terzi dei prodotti acquistabili non sono sicuri
Su 250 prodotti testati, il 66% non rispetta le normative europee. Altroconsumo chiede maggiori responsabilità per le piattaforme, più controlli e una normativa più chiara
La maggior parte dei prodotti per bambini, ma anche cosmetici, gioielli, dispositivi elettronici e abbigliamento, acquistabili sulle principali piattaforme di e-commerce non è sicura per la salute e/o non a norma di legge. È quanto emerge dall’inchiesta condotta da Altroconsumo, insieme ad altre organizzazioni di consumatori europee, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista Altroconsumo Inchieste di marzo 2020.
Acquistare online può essere rapido ed efficiente, ma non sempre alla comodità del servizio si accompagna anche una effettiva garanzia di qualità sugli articoli offerti.
Secondo l’indagine di Altroconsumo infatti su 250 prodotti testati, acquistabili sui principali siti di ecommerce – Aliexpress, Amazon, eBay, LightInTheBox e Wish – complessivamente due acquisti su tre (il 66%) sono risultati non conformi alla normativa europea, con rischi per la salute e per la sicurezza di chi li utilizza.
Altroconsumo allerta le Istituzioni
L’Organizzazione di consumatori ha pertanto condiviso i risultati dell’indagine con il Ministero dello Sviluppo Economico e il Ministero della Salute e ha inviato loro una segnalazione formale per chiedere ulteriori accertamenti, affinché vengano presi provvedimenti per la tutela e la corretta informazione dei consumatori.
Altroconsumo spiega che “le piattaforme di e-commerce, ponendosi nella posizione di semplici intermediari, sfruttano spesso una scappatoia legale che li esonera da qualsiasi responsabilità – che resta solo al fornitore originale – per quanto riguarda la sicurezza dei prodotti che vendono. Esse sono tenute a livello normativo solo a rimuovere “rapidamente” i prodotti non sicuri dai loro cataloghi quando ne sono informati. E la legge resta ambigua visto che non vi è alcun limite di tempo specificato”.
“L’attuale quadro normativo non è in grado di dare la giusta tutela, in termini di sicurezza, ai consumatori – dichiara Ivo Tarantino, Responsabile Relazioni Esterne Altroconsumo – da un lato, le piattaforme non riescono a impedire la vendita di prodotti non sicuri e a rimuoverli tempestivamente quando sono già in vendita, dall’altro, le autorità non riescono a garantire una sorveglianza adeguata e un’applicazione efficace delle norme. Come Altroconsumo, vogliamo accendere i riflettori sul tema e chiediamo alle istituzioni che ci sia una presa di responsabilità concreta e congiunta da parte di tutti gli attori coinvolti”.

I risultati dell’inchiesta
Tra gennaio 2019 e gennaio 2020 sono stati ordinati, esaminati e poi testati in laboratorio 250 prodotti appartenenti a 18 categorie diverse, tra cui giocattoli per bambini, rilevatori di CO (monossido di carbonio) e di fumo, abbigliamento per bambini, make-up e carica batterie USB. Di seguito alcuni dei risultati principali:
- Su 12 carica batterie USB, 12 powerbank e 12 adattatori da viaggio, ben 26 prodotti su 36 sono pericolosi, possono dare la scossa o causare incendi.
- In 9 giocattoli per bambini su 29 (31%) sono state trovate quantità illegali di ftalati (fino a 200 volte il limite legale). Bocciato il 91% dei trucchi per bambini.
- L’88% dei capi d’abbigliamento per bambini testati non rispettavano gli standard europei, con possibili rischi per la salute.
Inoltre, tra quelle testate, alcune categorie di prodotto sono state bocciate nella totalità dei casi: palloncini, kit per sbiancare i denti, rilevatori di fumo e monossido di carbonio e caschi.
E-commerce sicuro
Gli esperti di Altroconsumo spiegano quindi come tutelarsi da possibili truffe e acquisti sbagliati attraverso piccoli accorgimenti:
- Conosci la marca? Quando si acquista online è preferibile orientarsi verso marchi conosciuti: alcuni prodotti possono essere venduti da brand inesistenti.
- Attenzione alla contraffazione: il consiglio è di controllare le caratteristiche del prodotto che si sta acquistando, valutando anche se il prezzo è eccessivamente basso.
- Foto e recensioni possono essere un utile strumento per valutare cosa si sta acquistando.
- Confezione, documenti doganali, integrità del prodotto: ognuno di questi aspetti va controllato con attenzione, ricordando che qualsiasi prodotto comprato online può essere restituito entro 14 giorni dall’acquisto.
La posizione di Amazon
Amazon spiega la posizione dell’azienda relativa all’inchiesta di Altroconsumo: “la sicurezza è una priorità per Amazon e richiediamo che tutti i prodotti in vendita nel nostro store siano conformi alle leggi e ai regolamenti applicabili. Abbiamo sviluppato strumenti leader nel settore per impedire che prodotti non sicuri o non conformi non siano inseriti nei nostri store. I partner di vendita sono responsabili di rispettare l’alto livello di qualità definito da Amazon, che potrebbe rimuovere e intraprendere azioni legali contro coloro che non lo rispettano. Questi sono episodi isolati che non rispecchiano né gli eccellenti prodotti in vendita né l’esperienza che milioni di piccole imprese offrono ai clienti vendendo attraverso il nostro store”.
