Covid, Bankitalia: contrazione dei redditi più forte degli ultimi 20 anni
Nel primo semestre del 2020 i redditi pro capite a valori correnti delle famiglie sono crollati dell’8,8% rispetto allo stesso periodo del 2019. Consumi in calo del -9,8 %, con un risparmio netto pari a 51,6 miliardi
Nel primo semestre del 2020 i redditi pro capite a valori correnti delle famiglie sono crollati dell’8,8% rispetto al primo semestre del 2019. Mentre la flessione del reddito disponibile lordo pro capite è stata molto meno intensa (-3,8 per cento). È quanto emerge dal rapporto di Bankitalia su “I conti economici e finanziari durante la crisi sanitaria del Covid-19”.
“Nel primo semestre del 2020 i redditi primari dei settori privati non finanziari hanno registrato la contrazione più forte degli ultimi venti anni, che è stata solo in parte contrastata dalle misure adottate dalle amministrazioni pubbliche a sostegno del reddito disponibile”, si legge nel Rapporto.
Bankitalia: crollano i consumi e aumenta il risparmio
Il calo dei consumi nella prima metà dell’anno è stato del -9,8 %, nonostante il forte sostegno pubblico alla capacità di spesa delle famiglie. Ne è derivato un risparmio netto pari a 51,6 miliardi. Secondo l’analisi di Bankitalia, il tasso di risparmio è più che triplicato rispetto alla fine del 2019 (dal 2,8 al 9,2 per cento).
Aumento dovuto, oltre che all’impossibilità di realizzare alcune spese per effetto delle misure restrittive, anche a un atteggiamento di spesa più cauto da parte delle famiglie, a fronte dei rischi di caduta dei redditi e di quelli di contagio connessi con alcune attività di consumo.
Codacons: si rischia nuova ondata di povertà
“Il Covid ha prodotto un vero e proprio “flagello” economico, che rischia di creare una nuova ondata di povertà in Italia – ha affermato il presidente del Codacons Carlo Rienzi”.
“Di fronte a questa crisi, la peggiore degli ultimi 20 anni, ci vorranno anni per tornare ai livelli pre-Covid, e di certo l’attuale situazione politica del paese non aiuterà a velocizzare la ripresa, ma anzi avrà effetti negativi minando la fiducia dei cittadini e creando ulteriore incertezza”, conclude Rienzi.
UNC su dati Bankitalia: aiuti insufficienti
“I dati dimostrano che gli aiuti del Governo sono stati insufficienti, dati male e in ritardo, una combinazione che rischia di essere letale per chi già faticava ad arrivare alla fine del mese prima della pandemia”, afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
“È chiaro che all’inizio gli interventi a pioggia dati a tutti erano giustificati dalla necessità di dover intervenire rapidamente. Se però, poi, i ristori arrivano lo stesso in ritardo anche a chi ne aveva davvero bisogno, allora è un guaio, se poi sono insufficienti per campare è una beffa”, conclude Dona.