I consumi alimentari ritornano a crescere. Secondo l’ultimo Rapporto Club Consumo di Prometeia, infatti, dopo 6 anni di discesa i consumi in Italia torneranno nel 2014 a crescere dello 0,5% spinti dal bonus di 80 euro deciso dal governo, che si tradurrà in maggiori spese per 5 miliardi. Il progressivo miglioramento del reddito disponibile si tradurrà poi in un aumento dei consumi di poco più dell’1% l’anno nel 2015 e 2016.
Per valutare e stimare l’ammontare del bonus che le famiglie potrebbero destinare quest’anno alla spesa, il Rapporto di Prometeia ha ipotizzato che il bonus sia una tantum: l’85% dell’ammontare complessivo del bonus, 5,4 miliardi di euro, potrebbe essere destinato a spese per consumi, mentre il restante 15% utilizzato per il risparmio o altri utilizzi (pagamento mutui, prestiti, etc.). Il bonus – si legge ancora nel rapporto – andrà soprattutto verso quei beni e servizi come alimentari e spese per la casa che incidono in maniera rilevante sulla spesa delle famiglie e meno verso quei mercati, già sacrificati con la crisi, come per esempio abbigliamento e calzature.
Secondo Coldiretti, l’inversione di tendenza è necessaria visto che nei primi mesi si è toccato il fondo con i prodotti della dieta mediterranea che sono stati quelli a subire il maggiore taglio della spesa alimentare che in media è stato pari al 2 per cento e non ha risparmiato nessun prodotto della tavola. La spesa alimentare – conclude la Coldiretti –  rappresenta la seconda voce dei budget familiari dopo la casa e ha una incidenza crescente per le classi economicamente piu’ deboli.


Vuoi ricevere altri aggiornamenti su questi temi?
Iscriviti alla newsletter!



Dopo aver inviato il modulo, controlla la tua casella per confermare l'iscrizione
Privacy Policy

Parliamone ;-)