Luce e gas, bollette più che raddoppiate in un anno. L'analisi di SOStariffe.it

Luce e gas, bollette più che raddoppiate in un anno. L'analisi di SOStariffe.it

Calano le opportunità per i consumatori di scegliere un’offerta a prezzo fisso in questo momento: a lanciare l’allarme è Selectra – il servizio gratuito che confronta le offerte di luce, gas e internet – che ha analizzato l’andamento del numero di offerte a prezzo fisso nel Mercato Libero nel corso del primo trimestre 2022, influenzato dalla crisi energetica.

Solo il 36% dei fornitori luce e il 28% per il gas propone offerte a prezzo fisso

Secondo lo studio di Selectra, se a gennaio 2022 le offerte a prezzo fisso per la luce rappresentavano il 69% di quelle disponibili sul mercato, a fine marzo la percentuale è scesa al 53% del totale: sono infatti diminuiti drasticamente i fornitori che propongono prezzi fissi. Un anno fa le offerte a prezzo bloccato erano infatti presenti nel portafoglio di quasi tutti i fornitori, mentre a gennaio del 2022 sono passati all’84% ed ora vengono offerte solo dal 36% dei maggiori fornitori.

Sorte simile per le offerte a prezzo fisso del gas: se ad inizio anno rappresentavano il 66% delle offerte sul Mercato Libero, ora non arrivano neanche alla metà (48%). I fornitori che propongono questo tipo di offerte, che prima della crisi dei prezzi erano quasi il 100%, all’inizio del 2022 sono scesi al 68% e ora sono appena il 28%.

 

luce e gas

 

“Questa situazione è frutto della crisi energetica che stiamo vivendo: in questo momento di forte incertezza i fornitori fanno sempre più fatica a proporre ai propri clienti offerte convenienti a prezzo fisso – spiega Antoine Arel, co-fondatore di Selectra Italia. – Oggi è estremamente difficile fare le previsioni anche a medio termine quindi, per garantire il prezzo bloccato ai clienti, i fornitori sono costretti a tener conto di possibili ulteriori variazioni del mercato e del rischio che, appena i prezzi torneranno a livelli più calmierati, il cliente possa cambiare offerta liberamente, come garantito dalla normativa”.

“Per questo – prosegue Arel – le offerte bloccate non solo stanno diminuendo, ma quelle rimaste hanno prezzi elevati. In generale, questa situazione rischia di aggravare le difficoltà che stanno affrontando i consumatori italiani che inoltre, dovendo fare riferimento a prezzi indicizzati, dovranno necessariamente avere un rapporto più dinamico e soprattutto consapevole con il mondo dell’energia”.

Cosa vuol dire offerta a prezzo indicizzato?

Selectra spiega, dunque, cosa significa “prezzo indicizzato“. Nelle offerte con prezzo indicizzato, o anche “variabile“, il prezzo della materia prima in bolletta si modifica mensilmente, in base alle oscillazioni del mercato e in particolare al costo d’acquisto dell’energia elettrica e del gas sui mercati all’ingrosso. Il prezzo variabile è spesso legato all’andamento della borsa elettrica italiana e quindi del PUN (Prezzo Unico Nazionale) e al mercato del gas, dove sono presenti diversi indicatori di riferimento, come il PSV italiano (Punto di Scambio Virtuale) o il TTF (Title Transfer Facility), l’indice del mercato di scambio olandese più rappresentativo in Europa.

L’offerta con prezzo variabile – spiega ancora Selectra – diventa quindi vantaggiosa soprattutto nel momento in cui ci sono cali di prezzi dell’energia e gas. In ogni caso, è una soluzione che si rivolge, in particolar modo, agli utenti consapevoli delle oscillazioni di mercato e che sono pronti a repentini cambiamenti in fatto di fornitori e offerte.


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