Carburanti, prezzi in salita: 1,955 euro/litro per la benzina "servito", 2,016 euro per il diesel

Carburanti, prezzi in salita: 1,955 euro/litro per la benzina "servito", 2,016 euro per il diesel

Aumentano ancora i prezzi dei carburanti. “Con le quotazioni internazionali ieri in forte calo, non si riscontrano per ora variazioni sui prezzi raccomandati sulla rete carburanti nazionale – osserva Quotidiano Energia. – Mentre si completa intanto il recepimento del nuovo livello di accise, scattato il 1° gennaio: il monitoraggio dei prezzi praticati alla pompa mostra infatti medie in salita“.

Nel dettaglio, in base all’elaborazione di Quotidiano Energia dei dati comunicati dai gestori all’Osservaprezzi del Mimit aggiornati alle 8 di ieri 4 gennaio, il prezzo medio nazionale praticato della benzina in modalità self è 1,814 euro/litro (1,806 il dato precedente), mentre il prezzo medio praticato del diesel self è a 1,875 euro/litro (contro 1,867).

Quanto al servito, per la benzina il prezzo medio praticato è 1,955 euro/litro (1,947 il valore precedente), mentre la media del diesel servito è 2,016 euro/litro (contro 2,008). Infine, i prezzi praticati del Gpl si posizionano tra 0,799 e 0,811 euro/litro, mentre il prezzo medio del metano auto si colloca tra 2,301 e 2,619.

Carburanti, Adoc: le famiglie si trovano a spendere 165 euro al mese

“Dal 1° gennaio 2023 muoversi in auto è diventato più costoso – afferma Anna Rea, Presidente di Adoc, in una nota diffusa ieri -. L’anno nuovo si apre con un significativo aumento di benzina, gasolio e Gpl, tornati al livello del 21 marzo 2022. Un ulteriore aggravio per le famiglie italiane che, ora, si trovano a spendere mediamente 165 euro al mese, rispetto ai 145 euro nel 2022. Aumenti che si ripercuoteranno su tutti i trasporti di prodotti, beni e servizi, pesando ancor di più nelle tasche delle famiglie italiane. Il tutto con un’inflazione che viaggia a due cifre”.

Adoc si dichiara, dunque, “insoddisfatta” del lavoro fatto fino ad ora dal Governo Meloni. “La crisi – prosegue Rea – l’hanno pagata, e continuano a pagarla, i consumatori italiani. È ora di dire basta: siamo arrivati al capolinea. Tutto ciò è diventato insostenibile”.

Faib Confesercenti: ci aspettiamo una urgente convocazione del Governo

Anche Faib Confesercenti ha espresso preoccupazione per i rincari dei carburanti: “I rincari andranno ad incidere, su base annua, per 300 euro a famiglia, rispetto a marzo, e 180 euro rispetto a dicembre, senza tener conto dell’effetto traino che produrrà su tutti i beni di consumo e sull’inflazione interna che è già a livelli preoccupanti. Ogni pieno di benzina costerà in media 15 euro in più rispetto a 10 mesi fa”.

“Ci aspettiamo – afferma Giuseppe Sperduto, Presidente nazionale Faib Confesercenti – una urgente convocazione del Governo, come promesso dal Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, per riaprire il tavolo di lavoro, perché in ballo c’è il futuro della mobilità del Paese, della logistica e delle persone, oltre a 250 mila occupati nelle stazioni di servizio, nella raffinazione e nel principale indotto produttivo e dei servizi”.


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