Bollette luce eccessive, vittoria per una consumatrice assistita da MDC Enna

Bollette luce eccessive, vittoria per una consumatrice assistita da MDC Enna (foto Pixabay)

Una consumatrice, assistita dal Movimento difesa del cittadino di Enna, ha ottenuto una vittoria nei confronti di una una nota compagnia elettrica, che aveva fatto recapitare ad una consumatrice una bolletta bimestrale di euro 1.029,11 per una utenza domestica relativa a una casa di soli 45mq ed abitata da due persone. Un nuovo caso di bollette eccessive non dovute, secondo quanto riferito dall’associazione, che si è concluso a favore della cittadina.

Bollette eccessive, il caso seguito da MDC Enna

Secondo quanto riferito da MDC Enna, l’utente aveva provato a contattare il numero verde della compagnia di energia elettrica, cercando di spiegare che i consumi anomali registrati erano dovuti in realtà a un guasto del contatore.

L’operatrice del call center, tuttavia, aveva liquidato l’utente con poche parole: “deve pagare” – “l’importo è dovuto”. Inoltre – racconta l’associazione – il contatore sarebbe stato cambiato dopo due, tre mesi da una ditta in sub appalto e, qualora fosse risultato funzionante, l’intervento sarebbe stato a carico della stessa.

MDC Enna: la società di energia elettrica ha azzerato la fattura

A questo punto la cittadina, lavoratrice precaria con uno stipendio di appena 600,00 euro al mese, si è recata presso la Confartigianato, dove ha sede il Movimento difesa del cittadino di Enna.

La Presidente, Avv. Filippa Tirrito, ha inviato quindi una diffida alla società di Energia elettrica, che ha provveduto a sostituire il contatore e a verificare i consumi effettivi, emettendo una fattura di rettifica che ha azzerato totalmente la fattura oggetto di contestazione di 1.029,11 euro. Infine ha provveduto a rimborsare un credito residuo di alcune centinaia di euro.

“Per fortuna mi sono rivolta al Movimento difesa del cittadino – ha commentato la consumatrice -, dove ho trovato persone gentili che mi hanno ascoltato e che, grazie alla loro e professionalità e competenza, mi hanno aiutata a risolvere questa ingiustizia”.


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