E’ crisi anche nei consumi beverage. Basti pensare che il quadrimestre maggio-agosto, che dai pubblici esercizi viene considerato come il periodo più importante dell’anno, nonostante il grande caldo si è chiuso con una flessione negativa del -0,76% a volume rispetto al periodo corrispondente all’anno precedente e che coinvolge trasversalmente tutte le merceologie, le aree geografiche e i canali di consumo. Il dato emerge dall’indagine realizzata da CDA (Consorzio Distributori Alimentari) che fotografa periodicamente un quadro preciso e dettagliato dei consumi fuori casa, rilevati su un campione di oltre 20.000 pubblici esercizi.
Valutando il dato per singola categoria merceologica si evidenzia come acque minerali e bibite gassate, che normalmente nel periodo estivo registrano delle impennate più che positive, abbiano rispettivamente registrato un -1,13%  e un -2,36% a volumi. Positivo invece l’andamento delle bibite piatte +6,92%, rappresentate per la quasi totalità dai the freddi e bibite a base frutta, e positivi anche gli andamenti di birre (+2,73%) vini speciali (+2,05%) e aperitivi alcolici (+3,87%), che continuano a riconfermarsi i trend del momento.


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