Istat: in Italia prospettive di crescita positive ma in decelerazione

Istat: in Italia prospettive di crescita positive ma in decelerazione (Fonte immagine: Istat)

Inflazione in rallentamento. «Con i dati di giugno si consolida il quadro di bassa inflazione che caratterizza l’Italia», dice l’Istat a commento dei dati diffusi oggi sull’inflazione.

A giugno 2019 si stima che l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività aumenti dello 0,1% rispetto al mese precedente e dello 0,7% su base annua (era +0,8% a maggio); la stima preliminare era +0,8%.

Il lieve aumento su base mensile, spiega l’Istat, è dovuto per lo più alla crescita dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (+2,1%), su cui incidono fattori stagionali, e che prevale sul calo dei prezzi dei Beni alimentari non lavorati (-1,1%), dei Beni durevoli (-0,8%) e dei Beni energetici non regolamentati (-0,7%).

Rallenta anche la crescita dei prezzi dei prodotti di largo consumo, quelli che definiscono il carrello della spesa. Per Beni alimentari, per la cura della casa e della persona l’inflazione passa da+0,3% a +0,2%, per i prodotti ad alta frequenza d’acquisto va da +1,0%a +0,5%, portandosi anch’essa al di sotto di quella riferita all’intero paniere.

 

Saldi estivi e spesa delle famiglie

 

Codacons: è crisi dei consumi

L’inflazione va giù perché crollano le vendite e neanche i saldi vanno tanto bene, commenta il Codacons, che ribadisce una generale crisi dei consumi.

«Le famiglie non comprano –  dice il presidente Carlo Rienzi – e hanno iniziato a tagliare anche su beni primari come gli alimentari; una situazione che si ripercuote in modo diretto sui listini al dettaglio, che crescono appena del +0,1% su mese e frenano al +0,7% su anno. Nemmeno i saldi di fine stagione, partiti in tutta Italia lo scorso 6 luglio, stanno aiutando il commercio, e le vendite risultano al di sotto delle aspettative in tutto il paese”.

Attenzione, però. A luglio e agosto il Codacons prevede un’inversione di tendenza dei prezzi, legato a rincari stagionali sui trasporti e sul turismo. «Il tasso d’inflazione, tuttavia, è destinato a crescere a luglio, per effetto dei rincari della luce scattati a inizio mese, dei ritocchi delle tariffe telefoniche – dice Rienzi – ma, soprattutto, per l’aumento di prezzi e tariffe nel comparto dei trasporti e del turismo, dagli stabilimenti balneari alle strutture ricettive, settori che in virtù di fattori stagionali rivedono al rialzo i listini tra luglio ed agosto».

Federconsumatori: costo della vita troppo alto rispetto ai redditi

Federconsumatori si sofferma soprattutto sui prezzi del carrello della spesa (generi alimentari e beni per la cura della casa e della persona) che subiscono una impercettibile flessione, passando dal +0,3% al +0,2%. L’inflazione, dice l’associazione, continua a provocare aggravi insostenibili per le famiglie, perché i redditi non aumentano abbastanza per far fronte all’aumento del costo della vita.  «I prezzi – dice il presidente Federconsumatori Emilio Viafora – sono ancora troppo alti rispetto ai redditi e in queste condizioni la situazione economica delle famiglie continua a presentare forti criticità».


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