Se l’elettrodomestico è difettoso paga il venditore. Nel caso denunciato da Confconsumatori, l’elettrodomestico è una lavatrice che ha iniziato a presentare difetti subito dopo la vendita, e che è stata riparata a più riprese ma sempre a spese dell’acquirente. Il Giudice di Pace di Gela ha accolto le richieste di un associato Confconsumatori e ha dichiarato la risoluzione del contratto di acquisto di una lavatrice, condannando la filiale di una nota catena di distribuzione di elettrodomestici a pagare 540 euro per la lavatrice. La somma comprende 399 euro a titolo di rimborso del prezzo di acquisto della lavatrice difettosa, 91 euro quale rimborso per la differenza tra l’acquisto di una nuova lavatrice ed il costo della lavatrice difettosa e 50 euro per le spese di riparazione sostenute.
Il caso s’è creato perché la lavatrice è risultata da subito difettosa, ma le spese per le continue riparazioni venivano sempre coperte dall’acquirente e non dal venditore, come stabilisce il Codice del Consumo. Il centro di assistenza indicato dal venditore, infatti, aveva preteso dall’associato 50 euro per le riparazioni effettuate, nonostante l’elettrodomestico fosse ancora in garanzia. E il consumatore alla fine era stato costretto a comprare una nuova lavatrice. “Ora il comportamento scorretto del venditore è stato punito – commenta Sergio Antonuccio, responsabile di Confconsumatori Gela –  Speriamo, soprattutto, che la vittoria contribuisca a diffondere la conoscenza delle tutele che esistono per chi acquista un bene in Italia”.


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